Danza
CIRCLE

'Circle', per una nuova grammatica della danza

'Circle', per una nuova grammatica della danza

Circle è la nuova coproduzione della compagnia di danza contemporanea EkoDanza (fondata  vent'anni fa a Bologna da Roberta Zerbini, danzatrice, insegnante e coreografa, che da subito mostra l’intento di fondere l'azione scenica con la quotidianità, ndr.) con il Teatro Comunale di Modena.

La danza è esperienza di un altro volto delle cose, di visioni, di piani ideali che connettono noi e gli altri attraverso i danzatori, che espandono il sentimento di esistere fuori dalla successione causale degli eventi, in una dimensione in cui la coscienza si interseca col potere poetico del gesto. In questo dialogo tempo e spazio sono sospesi in una dimensione a sé stante nella quale si incontrano coloro che agiscono e coloro che ne fruiscono. Circle è un esempio di tutto ciò: parla di unità, di immaginazione, di dinamicità e di commozione.

Come dichiara il titolo stesso, la danza si sviluppa in modo circolare, ora  individuale ora collettiva, ora  apparentemente improvvisata, ora disegnata con  precisione e ricercando un dialogo tra gli artisti in scena e il pubblico, immagini che si allontanano dalla riproduzione della realtà per delinearne una completamente nuova la cui grammatica è necessariamente la  danza. In scena cinque danzatori quasi estemporanei (Laura Chieffo, Riccardo Cazzato, Giannalberto De Filippis, Michal Mualem, Pablo Tapia Leyton, con la partecipazione di Giovanni Brischetta, danzatore con sindrome di down, ed Emma Moruzzi, giovane danzatrice di tredici anni) e  la Compagnia d'Arte Drummatica con tre musicisti sotto la regia musicale di Giovanni Oscar Urso. 

L’azione della Compagnia d’Arte Drummatica è stata essenziale per lo svolgimento dello spettacolo: i tre musicisti hanno all’inizio interagito sulla scena con i danzatori , con i vari strumenti sparsi sul palco da cui scaturivano note dilatate, suoni soffusi, piccole interferenze. Poi la musica si è sviluppata su un canovaccio libero, ispirato a sonorità contemporanee e folk, talora in libera improvvisazione, senza schemi prefissati, altre volte in ritmi scanditi, precisi, mai ossessivi, su cui si intrecciavano le melodie, dolci e a  tratti struggenti, della tromba e della chitarra, nel segno di una grande creatività.

Visto il 15-02-2017