Alwin Nikolais è stato uno dei più grandi rivoluzionari della modern dance Americana. La chiave del lavoro di Nikolais è da cercare probabilmente nella sua giovanile carriera di burattinaio, oltre che certamente negli studi di danza con persone del calibro di Martha Graham and Humphrey. Col suo teatro sperimentale, nel quale la danza è solo una parte dello spettacolo nel suo complesso, egli ha usato i danzatori come marionette. I suoi interpreti sono spesso irriconoscibili, nascosti nei suoi costumi dei quali sono i motori, quando non sono completamente distorti dai giochi di luce. Nikolais è stato il primo a creare un teatro danza globale, componendo la sua musica, che chiama semplicemente suono, inventando i costumi, creando diapositive da proiettare sui corpi dei suoi interpreti.
Alwin Nikolais ha sempre privilegiato la magia della scena, giocando con diverse forme d’arte.
The Crystal and the Sphere del 1985 è uno spettacolo per tutte le età a partire dai 6 anni, per cui è stato pensato. Questo lavoro comprende un apparato di caratteri strani e umoristici intrecciati in uno spazio colorato e fantastico, riempito di luci vibranti, proiezioni e ombre cinesi. Con titoli divertenti come 'Uccelli Trotterellanti,' 'Clown Spaziali', 'Scacchi in Pattini' questa piece accende l’immaginazione di tutte le età. Benché pensato per bambini, la giocosa astrazione che è firma di Nikolais può rapire in questo caso anche gli adulti. Nikolais sosteneva che il pubblico va a teatro per trovare magia, non dramma o problemi politici, e in questo spettacolo ha creato esattamente questo : fanciullesca magia. The Crystal and the Sphere conduce lo spettatore nel cuore di un meraviglioso collage visivo e danzato, che presenta una matassa di personaggi fantastici e deliranti. E tutto questo immerso in un universo fantasmagorico, con proiezioni psichedeliche che ci riportano agli anni 70. Forme misteriose, stravaganti sculture si animano, si colorano splendidamente o si ricoprono di motivi. La danza varia e gioca con accessori imprevedibili.
E’ un’opera che non ha perso molto della sua freschezza, del suo humour e della sua forza e costituisce un bellissimo esempio della trasformazione attuata dal maestro americano, nato nel 1910 e che, al suo tempo, ha rivoluzionato la danza contemporanea.