Musica
DIE SCHöPFUNG (LA CREAZIONE)

La meraviglia del Creato

La meraviglia del Creato

Tre arcangeli, Raphael, Gabriel, Uriel, un racconto intrigante e complesso diviso anch’esso in tre parti le quali, basandosi sul racconto della Genesi, narrano rispettivamente della creazione dell’universo, della nascita dell’uomo e della vita che la coppia umana conduce nel giardino dell’Eden, un coro che innalza inni di lode e ringraziamento al Creatore per la sua opera: ecco in sintesi gli ingredienti essenziali di un oratorio grandioso, manifestazione assoluta del genio di chi lo ha composto. La narrazione strumentale e vocale è affidata ai tre arcangeli ed è strutturata in una successione di recitativi accompagnati da arie che descrivono l’atto creativo, seguite a loro volta dal commento gioioso del coro.

Sublime l’interpretazione del capolavoro di Haydn data dalla bacchetta di Philippe Herreweghe che, senza pesantezza alcuna, ha saputo sviscerare e mettere in luce ogni dettaglio della partitura, creando in sala emozioni uniche, grazie a una lettura della pagina musicale disarmante per chiarezza, limpidezza e incisività di suono. L’Orchestre des Champs-Elysées, formata da specialisti della prassi esecutiva barocca, si è mostrata in ogni momento all’altezza della situazione seguendo nel dettaglio tutti gli imput dati dalla direzione. Toccante in particolare l’esecuzione della parte iniziale in cui dal caos delle tenebre di colpo appare la luce, la cui nascita viene sottolineata dall’intervento delle trombe e dei timpani. Stellare la prestazione del Collegium Vocale Gent, a dir poco perfetto negli attacchi, cristallino e ottimamente coeso quanto a emissione vocale (in alcuni istanti davvero tesa verso il sublime), curatissimo nel fraseggio. Bellissima voce dal timbro scuro per Rudolf Rosen che ha ricoperto ruoli di Raphel e Adam con ieratica sicurezza, avvalendosi di una naturalezza di emissione fuori dal comune. Ottimo anche Maximilian Schmitt nel ruolo di un Uriel vigoroso e potente, ben lontano da certe letture esangui e sbiadite. Yeree Suh è Gabriel e Eva: la voce corre, brilla in acuto, è limpida e pulita.

Alla fine della serata il pubblico entusiasta ha tributato una vera e propria ovazione con applausi ritmici durati quasi dieci minuti.

Visto il
al Ponchielli di Cremona (CR)