Al Théâtre de Poche arriva El Panadero, di Ettore Nigro, Marco Aspride e Dario Tamiazzo: quast'ultimo interpreta Sante, un giovane che vuole diventare fornaio per inseguire il sogno di poter fare il pane per tutti. Ma fare il pane, per lui, non vuol dire farlo in un modo qualsiasi, soprattutto col procedimento imposto da una società il cui unico dogma si riassume nella formula “Il tempo è denaro”.
Sante vuole portare avanti l’utilizzo della pasta madre, il lievito naturale, come tramandato nella sua famiglia da generazioni, e per fare ciò migra a Buenos Aires, dove intraprenderà una lotta dalle tinte politiche a colpi di canti e farina. Questa è la linea portante di uno spettacolo il cui messaggio non si ferma alla sua trama ma, come nella piena intenzione di Nigro, riesce a toccare tematiche varie anche solo in una battuta, e lancia spunti riflessivi che seguono lo spettatore anche al di fuori dell’ambiente teatrale. Notevole l’interpretazione sentita di Dario Tamiazzo che accompagna il personaggio di Sante da una dimensione quasi caricaturale all’evoluzione in senso eroico di un giovane che si batte fino alla morte per il proprio ideale di giustizia.
Al termine dello spettacolo il regista Ettore Nigro ha proposto un’interessante attività di interazione col pubblico che si è articolata in un vivace e fecondo dibattito. Questo momento di confronto ha portato alla luce l’essenza dello spettacolo per come è stata percepita da ciascuno, che sia un messaggio di pace (“Non si è mai risolto nulla opponendo forza alla forza”), un messaggio di speranza, la denuncia di una società stritolata dalla velocità, l’esaltazione del lavoro, l’inadeguatezza dell’uomo ad abbracciare il concetto di attesa. Aldilà della parabola esistenziale che si può ricercare nelle gesta di Sante, El Panadero si dimostra unospettacolo quanto mai attuale proprio nella riflessione sull'alimentazione. Siamo nel secolo in cui la sostenibilità, anche alimentare, è un problema centrale (non a caso l’Expo 2015 sarà dedicato alla tematica Nutrire il Pianeta) ed è questo il contesto in cui si cala Sante, il paladino che vuole garantire un pezzo di pane ad ogni abitante della terra.