Danza
ESTATICA ATTITUDINE

In scena da solo, bardato da …

In scena da solo, bardato da …
In scena da solo, bardato da un costume bianco (di Mariella Vissalli) costituito da calzari, gonnellino, una sorta di applicativo in rilievo che copre ventre e stomaco, e dei guanti neri sulle mani (il volto tinto lievemente di bianco tranne una striscia rossa sugli occhi) su di una scena vuota, tranne due pannelli bianchi e un drappo gettato in terra, Ciccalè inizia la sua coreografia e capiamo subito che non è sviluppata sul movimento, sulla danza normalmente intesa, ma sulla sospensione, sulla staticità, una serie di movimenti apparentemente semplici e che invece richiedono una capacità notevole di controllo del corpo. Mentre imbastisce il racconto della propria mitologia, fatta di figure ritmiche, ripetizioni, non già pensate direttamente per lo spettatore ma innervate in un delirio personale, forse più autistico che mistico (mistica che costituisce l'oggetto di studio dello spettacolo), ma efficace e ipnotico, Ciccalè lancia degli sguardi capaci di toccare l'anima. Strano danzatore di un distorto teatro Nō Ciccalè allestisce una coreografia la cui forza sta nel danzatore che esegue i passi di danza prima ancora che nella coreografia stessa. In un approccio alla danza il cui rischio di narcisismo è temperato dalla consapevolezza di uno sguardo col quale il danzatore informa il pubblico di essere presente a se stesso e di volersi mettere a rischio esponendosi allo sguardo della platea in maniera totale. Ne risulta una coreografia che, pur basata su poche figure e sulla ripetizione, non è mai uguale a se stessa e ci regala il lusso di uno spettacolo al di fuori di qualunque coordinata coreografica riconoscibile, autonomo, personale, e vivo. Forse con qualche lieve lungaggine, soprattutto nei passaggi ineleganti da un brano musicale all'altro, che avrebbero necessitato di una maggiore accortezza nel mixing, Estatica attitudine regala allo spettatore un'esperienza che non sappiamo se definire mistica ma che di quell'esperienza ha la forza e l'impatto emotivo. Roma, teatro Furio Camillo visto il 12 giugno 2009
Visto il
al Furio Camillo di Roma (RM)