Per festeggiare al meglio i vent’anni di attività, la celebre Compagnia Corrado Abbati porta in scena “Eva, la bella cenerentola”, un’operetta brillante e divertente, frutto della grande creatività di Franz Lehàr (scritta pochi anni dopo il successo de “La Vedova Allegra”), con la regia e l’adattamento dello stesso Corrado Abbati.
Eva (Antonella Degasperi) è una giovane operaia della Vetreria Flaubert di Brouxelles, rimasta orfana e adottata dai colleghi di lavoro, in particolare dal buon Larousse, che la protegge e le da affetto. A sconvolgere la vita umile ma serena della bella e timida protagonista è l’incontro con il nuovo proprietario della fabbrica, Ottavio (Fabrizio Macciantelli).
Amante della bella vita e delle belle donne, il rampollo parigino rimane subito folgorato dalla purezza e dall’ingenuità di Eva, la quale ricambia silenziosamente la sua passione per lui.
Invitata ad un ballo presso la Villa dei Flaubert, Eva può finalmente vivere una serata magica fra le braccia del suo amato ma, a rovinare la festa, ci pensano Larousse e gli altri operai che irrompono nell’abitazione e si scontrano duramente con Ottavio. Il ragazzo, per evitare il peggio, confida ai presenti che sposerà Eva. Ma il giovane non è sincero e la povera fanciulla, sentendosi presa in giro dall’uomo che ama, fugge e cambia vita. Il dolore e la delusione hanno cancellato dal suo volto il sorriso e l’ingenuità dei suoi vent’anni. Ora, Eva è una cantante affermata che si esibisce nei maggiori teatri di Parigi insieme ad altre fanciulle senza scrupoli. Dopo oltre due anni di lontananza, la ragazza incontra per caso Ottavio e, nonostante un primo approccio freddo e distaccato, i due non possono cancellare i sentimenti che provano l’uno per l’altra. L’amore trionfa e i due protagonisti possono finalmente vivere il loro sogno insieme.
Personaggio simpatico e piuttosto originale è Dagoberto (Corrado Abbati), amico di Ottavio e buffo signore alla ricerca di una donna da sposare. Ingenuo e un po’ imbranato, Dagoberto cade ai piedi della bella e cinica Gipsy, semplice commessa attratta dai soldi facili e dal lusso più sfrenato.
“Eva” è una performance entusiasmante, dal ritmo incalzante e dalle piacevoli melodie. I dialoghi seguono sempre la linea del buonumore e del divertimento; le musiche, curate dal Maestro concertatore e direttore d’orchestra Marco Fiorini e da Roger Catino, propongono assaggi di "Can Can", a testimoniare la vita frenetica e frizzante di Parigi, e di un walzer malinconico e sensuale tipico viennese.
Eccezionali le capacità canore dei protagonisti e i balletti messi in scena dalla coreografa Stefania Brianzi. Di immensa eleganza e ricchezza l’impatto scenico: lo spettatore ha la sensazione di vivere in prima persona in luoghi fiabeschi e di partecipare alle feste sfarzose dei nobili francesi. Questo grazie anche agli splendidi costumi realizzati da InScena Couture.
"Eva”, che ha trionfato nell’ultimo Festival di Bad Ischl in Austria, è un titolo ancora poco conosciuto in Italia ma, presentando una storia decisamente più moderna di quella di tante altre operette, è destinata a raccogliere un maggior consenso di pubblico e critica.
Mirandola (MO), Teatro Nuovo, 19 marzo 2008.
Visto il
al
Festival del Vittoriale
di Gardone Riviera
(BS)