La Shen Wei Dance Arts, riapre il Teatro Ariosto sabato 16 gennaio 2016 dopo un anno circa di lavori di restauri, nel quale il teatro è rimasto chiuso, con una prima europea, Excerpts from Connect Transfer e Collective Measures, e con la prima assoluta Untitled No. 12-2. Shen Wei, prolifico coreografo, pittore e regista, nelle sue creazioni si occupa anche di luci, scene, costumi e trucco.
La prima europea Excerpts from Connect Transfer & Collective Measures è un’ideazione e coreografia che Shen Wei ha scritto sulla musica di Kevin Volans (Quartetto per Archi n. 6), Gyorgy Ligeti (In Zart Fliessender Bewegung), Daniel Burke ( Illusion of Safety, e Crossing Now). Le due coreografie sono ipnotiche e sfiorano lo spettatore in modo tagliente, quasi glaciale e violentemente incalzante, estremamente curate nei dettegli, e totalmente avvincenti. Una vivace fusione di oriente e occidente, di opera cinese e danza moderna guidata dall’occhio appassionato di un pittore con momenti di solitario lirismo.
In particolare , in Connect Transfer, un gruppo di corpi intrecciati insieme, per la prima volta Shen Wei ha usato direttamente la pittura per una coreografia. La danza e la pittura interagiscono in modo molto suggestivo e i ballerini stessi dipingono il palco bianco con i loro corpi in movimento. Non c'è musica fino a quando i corpi dei danzatori non sono ben invischiati in pose del corpo inusuali. Queste pose non durano a lungo, e i ballerini stessi le districano attraverso movimenti lenti, in modo che il pubblico viene a conoscenza, non solo della connessione, ma anche del trasferimento dei movimenti coinvolti nel fraseggio della danza. Il reale e il surreale si intrecciano, l’illusione e la concretezza convivono trascendendo la forma e conducendo lo spettatore in una dimensione sospesa ma non onirica. Connect Transfer è una sintesi geniale di danza, musica e arti visive, con elementi imprevedibili collegati l’uno all’altro la reinvenzione di Shen Wei del vocabolario tersicoreo.
In Collective Measures Shen Wei indaga le possibilità di movimento nel nostro affollato mondo moderno col suo stile magistrale, immergendosi in un’interessante esplorazione dell’isolamento nella vicinanza fisica. si evolve su diversi livelli simultaneamente, utilizzando effetti speculari e proiezioni, esaminando i confini tra corpo e immagine. Il coreografo evoca il reale e il surreale, l’illusione e la concretezza. La coreografia interpretata da ballerini virtuosi è molto legata a movimenti che richiamano le arti marziali, la break dance e l’opera cinese. Non ci sono sollevamenti, passaggi di coppia, virtuosismi, mentre molte sono le corse lungo la scena. E’ solamente danza e pittura, una danza brillante su disegni inconsueti.
Nella prima assoluta Untitled No. 12-2, che nasce dalla creazione site-specific, Untitled No. 12 – 1, presentata al Miami Dade College Museum of Art + Design, i danzatori si sono esibiti tra i dipinti della serie Black, White, and Gray di Shen Wei. In questi dipinti astratti le linee e le figure evocano un paesaggio sublime che sembra prendere forma dalle spesse pennellate sulla tela. La serie Black, White and Grey si compone di 11 dipinti senza titolo, Untitled No. 12 – 2 è il dodicesimo dipinto rappresentato dal movimento dei danzatori sul palcoscenico, è il corpo stesso che dipinge lo spazio. In questo progetto in fieri i corpi dei ballerini, gli arti intrisi di pittura nera, producono la pittura stessa usando il palco bianco come una tela. Il loro slancio a mulinelli circolari, che fonde in una cosa sola la duplice fisicità del segno pittorico e del movimento fisico, richiama sia le opere di Pollock, sia la tradizione rappresentativa cinese, ed evidenzia che nella sensibilità artistica di Shen Wei è assente la distinzione tra le specificità artistiche erette in Occidente.
Una serata dedicata all’arte a tutto tondo.
Danza
EXCERPTS FROM CONNECT TRANSFER/UNTITLED NO. 12 – 2
Shen Wei rinnova il suo successo a Reggio Emilia.
Visto il
16-01-2016
al
Ariosto
di Reggio Emilia
(RE)