C’è un teatro giovane, nuovo, frizzante che si richiama al linguaggio televisivo, al ritmo, alla costruzione delle sit-com. Così come c’è una sit-com altrettanto vivace e briosa, che mutua il proprio costrutto dal teatro. Insomma, i linguaggi del teatro e della tv si incontrano, si arricchiscono vicendevolmente, si integrano.
Esempio concreto è la pièce “Fai come se fossi a casa mia”, di Gianluca Crisafi e Davide Lepore, che è davvero una sit-com teatrale. Pregevoli le performances di Gianluca Crisafi, Irma Carolina Di Monte, Alessandro Budroni, Perla Liberatori e di Teo Bellia (guest star); incisiva la regia di Davide Lepore.
Telecamera fissa sullo stesso ambiente; l’idea scenografica di scandire le giornate (stavamo per dire le puntate) con il levarsi del sole o della luna al di là dei vetri di una finestra. La finestra che diventa poi, alla fine dello spettacolo, lo schermo su cui proiettare i titoli di coda. E poi c’è la musica che è componente fondamentale (l’ascolto di una canzone, ad esempio, diventa il tempo narrativo per raccontare visivamente l’evoluzione dei rapporti di coppia, dall’idillio all’incomprensione).
Significativa l’idea di delimitare lo spazio scenico della “quarta parete” con una serie di mattoni. Ciò permette, da un lato, di creare un corridoio extra-scena (al di là dei mattoni) in cui il “narratore” racconta ciò che accade nello spazio delimitato. Ma quella cornice di mattoni, a ben riflettere, dalla platea dà proprio l’idea di osservare una sit-com in tivù.
Al di là della forma espressiva, anche i contenuti sono giovani e toccano tematiche dell’oggi. L’approccio all’amor disincantato e cinico, la difficoltà di costruire legami solidi, di credere in valori come la famiglia, i figli.
La paura di mettersi in gioco finisce per isolare ed annullare. Per mettere fuori gioco. Il tutto è raccontato con ironia e comicità, con un garbo ed una leggerezza che è però solo apparente.
in scena al Teatro de’ Servi fino all’ 1 novembre 2009
Visto il
13-10-2009
al
De' Servi
di Roma
(RM)