Musical e varietà
LA FAMIGLIA ADDAMS

Essere un Addams… secondo Gabriele Cirilli

La Famiglia Addams
La Famiglia Addams © Luca Vantusso

Claudio Insegno è riuscito nell’intento di rendere divertente uno spettacolo che, già sulla carta, non risulta così eccezionale. Gabriele Cirilli, un bravo attore, con una voce non sorprendente, ma comunque a suo agio nel registro tenorile.

Le luci in sala si spengono, parte il celebre tema principale della Famiglia Addams e all’ormai noto schiocco di dita, il pubblico sostituisce un fragoroso battimani. Spuntando dal centro del sipario, a fare le veci del tradizionale messaggio registrato, diffuso in sala, ci pensa Mano in maniera didascalica e simpaticamente efficace. è dunque l’iconico arto a introdurre il pubblico nella tipica atmosfera dark che si respira in compagnia dei personaggi creati da Charles Addams negli anni Trenta.
L’impostazione scenica non è poi così imponente e austera, nonostante l’impatto visivo con la fatiscente villa degli Addams – con annesso cimitero, nel bel mezzo di Central Park – ma conserva comunque il suo efficace carattere dark, anche quando sono gli stessi performer a portare sul palcoscenico gli arredi più curiosi e adeguati all’atmosfera dello spettacolo, come la bara nella quale dorme Pugsley.

L’adattamento italiano

Non è la prima volta che il musical viene rappresentato in versione italiana: nella stagione 2014/15 lo show era già stato diretto da Giorgio Gallione, con Elio e Geppi Cucciari come protagonisti. In quel caso, si è trattato di un allestimento ben confezionato ma poco convincente a livello drammaturgico e interpretativo.



Questa volta, invece, il regista Claudio Insegno è riuscito nell’intento di rendere divertente uno spettacolo che, già sulla carta, non risulta così eccezionale, nonostante il libretto sia firmato da Marshall Brickman e Rick Elice, gli stessi autori di un successo come Jersey Boys. Lo script è inedito ed evita di attingere dagli adattamenti televisivi o cinematografici precedenti.
Grazie all’impronta irriverente del regista (nel testo sono numerose le citazioni di altri musical, attualmente di forte richiamo in Italia, come Mary Poppins) le liriche, tradotte con la collaborazione di Nino Pratticò – si adeguano senza troppe difficoltà allo humour nero, che caratterizza l’intero allestimento, anche se qualche rima “all’italiana” in più gioverebbe sicuramente alla musicalità di alcuni versi.

Tutti per uno, il protagonista

La ripresa in tour dello spettacolo risente in maniera evidente della non necessaria tendenza a strafare del protagonista, Gabriele Cirilli, un bravo attore, con una voce non sorprendente, ma comunque a suo agio nel registro tenorile: il suo Gomez si dimostra all’altezza della situazione, nel ruolo -piuttosto credibile- di un padre preoccupato di perdere la figlia che sta crescendo. Tutto il cast non si risparmia, anche se l’ensemble di performer-antenati non sembra sfruttare al massimo le potenzialità delle divertenti controscene, scandite al ritmo delle coreografie di Valeriano Longoni.


Il clan Addams

Pamela Lacerenza è una Morticia caustica, decisa e orgogliosa, e possiede una notevole tessitura vocale, purtroppo poco valorizzata in un musical dove la recitazione ha un ruolo predominante. Grazie all’espressività della propria mimica facciale e alla propensione comica, Alfredo Simeone rende scenicamente al meglio il personaggio di Pugsley, un preadolescente geloso e dal temperamento goliardicamente sottomesso.
Rosy Messina sfrutta al meglio la propria vocalità e risulta convincente nel ruolo di Mercoledì, un’adolescente alle prese con la sua prima storia d’amore “normale” che non vuole tuttavia rinnegare la propria natura dark.
Accanto a lei, Luigi Fiorenti è Lucas Beineke, improvviso “oggetto del desiderio” della giovane Addams: un giovanotto pieno di insicurezze, che riesce comunque a tenere testa all’indomito temperamento della sua dolce metà, in un graduale e divertente percorso di positiva devianza.



Nei panni dello Zio Fester, “calvo, grasso e dalla sessualità non definita”, Umberto Noto è un ottimo narratore (dall’interno) della storia: la sua interpretazione del brano in cui dichiara amore eterno alla luna è davvero emozionante. Claudia Campolongo rende iconico e irriverente il personaggio di Nonna Addams, regalandole un certo spessore psicologico.
Infine, Filippo Musenga (Lurch) è l’unico interprete di questo cast ad aver vissuto questo spettacolo fin dalle origini e continua a lasciare il segno con la sua vocalità avvolgente, dovuta alla profonda estensione da basso.

Visto il 27-02-2019
al Alfieri di Torino (TO)