Dopo le scommesse vinte con “Mamma Mia!” e “La Bella e la Bestia” la Stage Entertainment produce la prima versione italiana in assoluto del musical “Flashdance” e decide di fare le cose in grande: lo spettacolo diretto da Federico Bellone con la supervisione artistica di Glenn Casale - celebre nome di Broadway - e le coreografie di Gail Davies, ha già toccato numerose città italiane raccogliendo un grande successo di pubblico e critica ed è approdato a Roma il 13 Aprile 2011, su un palco che si presta particolarmente ad una messa in scena tanto spettacolare, quello del Teatro Olimpico, dove resterà in scena fino al 22 Maggio.
Ciò che colpisce fin dalla prima scena, infatti, è un allestimento tecnico imponente: un impianto luci da concerto, un’attrezzatura audio sofisticata e potente che garantisce un’ottima amplificazione e un suono pulito, scenografie moderne che riproducono efficacemente tanto l’acciaieria in cui lavora la protagonista coi suoi colleghi operai, quanto le strade di Pittsburgh o i nightclub della città, fino all’appartamento di Alex e all’accademia di danza: i “trucchi” per far comparire e sparire gli elementi scenografici (ci sono 30 cambi di scena a vista) sono molti e sfruttati al meglio, aiutati da straordinari effetti speciali – incredibile la riproduzione di una Porsche che entra dalle quinte. E come se tutto questo non bastasse a farci rimanere abbagliati, gli interpreti indossano ben 200 costumi di scena appariscenti, luminosi, perfetti per rimarcare il carattere di ciascun personaggio, soprattutto di quelli femminili. 50 le persone coinvolte nello staff tra ballerini, attori, cantanti, musicisti e tecnici.
Se parliamo di musical, però, parliamo soprattutto di canto e danza: oltre ai brevi momenti recitati la narrazione avviene soprattutto con i brani in puro stile anni ’80 tratti dal film e diventati hit senza tempo, come la canzone Premio Oscar “What a Feeling!” ed anche “She’s a Maniac”, “Manhunt”, “Gloria”, oltre alle 12 nuove canzoni originali. La scelta è stata quella di tradurre i testi dall’inglese all’italiano, per permettere di seguire meglio la comunicazione tra i protagonisti, mantenendo però, nel caso delle canzoni più celebri, qualche parola insostituibile del ritornello in lingua originale: una scelta indovinata, soprattutto considerando il fatto che si riesce a sfruttare bene la musicalità dell’italiano mantenendo il ritmo ballabile delle composizioni.
Le voci degli interpreti sono magnifiche e potenti e tra i momenti più godibili senza dubbio ci sono quelli cantati dalle tre colleghe di Alex al night club Harry’s: Giada D’Auria nel ruolo di Gloria, Chiara Vecchi nel ruolo di Jazmin e Daniela Pobega in quello di Geisha, oltre a dimostrarsi brave danzatrici, ciascuna col suo diverso modo di sedurre, hanno grinta da vendere, timbri di voce differenti che si armonizzano perfettamente e a loro spettano alcuni tra i brani più belli del musical. Non da meno Barbara Corradini nei panni di Hannah Owens, la madre di Alex, che offre invece un’interpretazione più lirica ed accorata.
Il corpo di ballo, poi, comprende tanto delle perfette ballerine classiche in tutù quanto dei veri e propri acrobati che ci stupiscono coi loro salti ed esibizioni di break dance. La danza, così, è rappresentata in tutte le sue sfumature, da quelle più accademiche caratterizzate dalla ricerca della perfezione a quelle più spontanee nate in strada.
Il ritmo di questo spettacolo non si perde mai, l’attenzione dello spettatore è catturata per tutta la durata della performance e i diversi personaggi, da quelli più istintivi come Gloria e Jimmy alla protagonista Alex, preda delle sue esitazioni, a Nick più razionale e coscienzioso, ci gridano tutti lo stesso desiderio di essere ascoltati e di provare a realizzare i propri sogni.
Musical e varietà
FLASHDANCE - IL MUSICAL
Dopo le scommesse vinte co…
Visto il
27-04-2011
al
Olimpico
di Roma
(RM)