Fino al 7 giugno è in scena al Teatro Elfo Puccini (Sala Bausch), per la rassegna “Nuove Storie” . focus sulla drammaturgia internazionale, “Fratelli di sangue”, una commedia in grado di trattare in maniera ironica un tema delicato come quello del disagio psichico. Il testo nasce come romanzo, a firma di Igvar Ambjørnsen ed è diventato un film, premiato con l’Oscar
Elling e Kjell, dopo due anni trascorsi in un istituto psichiatrico dove sono diventati amici inseparabili, vengono mandati dal sistema sanitario norvegese a vivere da soli in un appartamento a Oslo. Dovranno dimostrare di saper badare a loro stessi e di potersi reinserire all’interno della società. Riusciranno a superare blocchi e frustrazioni, il primo attraverso la poesia; l’altro grazie al rapporto affettivo nato con una vicina di casa, anch’essa bisognosa di affetto.
In un primo momento sembra che i protagonisti si giochino tutto sull’aderenza fisica ai personaggi, ma poi colpisce soprattutto l’atmosfera e il linguaggio davvero contemporaneo del testo che, unite alla regia asciutta e priva di sbavature di Mauro Parrinello, rende questo spettacolo incisivo e piacevole, nonostante la profondità delle tematiche trattate.
Applausi per tutti e quattro gli attori sul palco (Alessio Praticò, Nicolò Giacalone, Filippo Giusti e Valentina Badaracco) e un apprezzamento personale per il Teatro Stabile di Genova che ha prodotto questa interessante versione italiana.
Prosa
FRATELLI DI SANGUE
Il difficile mestiere di vivere
Visto il
03-06-2014
al
Elfo Puccini - Sala Bausch
di Milano
(MI)