GAY PANIC

Soldati gay vittime di guerra

Soldati gay vittime di guerra
Due soldati, due esseri umani armati che si incontrano durante un turno di guardia pur non vestendo la stessa divisa, pur appartenendo a mondi lontani, a culture che l’orrore della guerra costringe a convivenze forzate: Daniel è un marine americano, Zaggam una giovane recluta della Guardia Nazionale irachena. I due cominciano a discutere, mentre serpeggiano dissensi mossi dalle differenti motivazioni che li hanno portati a combattere la stessa guerra; la discussione si fa animata, si scontrano, verbalmente e fisicamente, e lo scontro diviene anche acceso e violento, come non è insolito che succeda in certi luoghi e in certi contesti. Ma basta un istante e come per un inatteso colpo di vento le vele della discordia virano verso ben altre rotte, e l’ostilità cede alla “passione” che si accende tra i due… e che li brucerà: al sorgere del sole non possono far finta che nulla sia successo, e al marine l’accaduto pesa troppo, tanto da farlo precipitare nel panico. Questo il plot dell’atto unico scritto e messo in scena da Riccardo De Torrebruna, tratto da un fatto realmente accaduto in Iraq nel 2004, un evento dapprima taciuto e sepolto, poi tristemente venuto alla luce e reso noto dalla stampa. Purtroppo lo spettacolo non riesce ad assolvere il proprio emozionale compito: un’introduzione filmata che vede succedersi le testimonianze di marines americani (inserto video forse troppo lungo!) cede il passo a monologhi o dialoghi monotoni e poco incisivi, che gli interpreti Vincenzo De Michele e Stefano Skalkotos non riescono a mettere in salvo dalla trappola della staticità.
Visto il 20-03-2010
al Il Primo di Napoli (NA)