Sapere, capire diviene una necessità.
Continua la tournée teatrale di Gomorra in giro per i palcoscenici della penisola. Nei giorni in cui l'autore del libro Roberto Saviano riempe le pagine di cronaca, lo spettacolo approda a Milano per un secondo debutto al Teatro Leonardo dal 14 ottobre al 9 novembre, dopo quello al Teatro Mercadante di Napoli il 29 ottobre 2007. Una tappa importante per un lavoro che accusa la capitale economica di essere uno degli snodi principali delle attività camorristiche europee.
Scritto a quattro mani da Roberto Saviano e Mario Gelardi, Gomorra a teatro è un soffio di un'ora e trentacinque minuti, è un colpo di kalashnikov, come quelli che, entusiasta, impara a sparare Mariano, amico di infanzia di Roberto e affiliato ai clan.
Sul palco vengono rappresentate con immediatezza le storie di Pasquale, Mariano, Pikachu, Kit Kat e Stakeholder attraverso le quali si toccano i temi del lavoro nero, dello smercio di droga, dello smaltimento illegale dei rifiuti. Poi c'è un sesto personaggio, interpretato da Ivan Castiglione: è l'autore stesso, Roberto Saviano, che interagisce con i suoi personaggi, rischiando la vita. Il regista Mario Gelardi l'ha aggiunto in seguito alle vicende personali e di cronaca che lo vedono protagonista.
La scenografia di Roberto Crea, ricoperta solo da impalcature di ferro, è il raconto di una città: sempre in construzione o sempre in decadenza.
La forza liquida di Gomorra rompe ogni involucro espressivo: Gomorra non è un libro, non è teatro, non è un film, Gomorra è urgenza di raccontare di un'intera generazione che per la prima volta si guarda allo specchio.
Dopo aver visto Gomorra è impossibile rimanere indifferenti. Lo spettacolo, dall'inizio alla fine, è emozione pura, è rabbia, è malinconia. Come il libro e forse più del film, riesce a restituire quel senso di libertà, di rabbia di rivincita per le ingiustuzie subite da un intero paese. Gomorra svela una Napoli inedita ai milanesi ma anche un'Italia inedita agli italiani, davanti ad un pubblico che accoglie e che comprende e che, per ben cinque volte, fa rientrare il cast per applaudirlo.
Visto il
al
Quirinetta
di Roma
(RM)