Lezioni di danza al Teatro Creberg di Bergamo, tutto esaurito per rendere omaggio a uno dei più grandi ballerini, e maestri, di tutti i tempi: Rudolf Nureyev. La platea, gremita di maestri e allievi delle scuole di danza della bergamasca, ma anche di semplici appassionati del balletto, ha assistito estasiata a uno spettacolo antico e nuovo allo stesso tempo.
Abituati a godere della ricca, quasi barocca, scenografia del balletto classico nei teatri di tutto il mondo, il palcoscenico nudo su fondale nero ha provocato negli spettatori un iniziale smarrimento. Ben presto però, la concentrazione di tutti si è focalizzata sugli splendidi ballerini che, a coppie o in assolo, hanno interpretato con bravura e tecnica impeccabile alcuni dei ‘pas de deux’ più famosi della danza classica: Lo schiaccianoci, Il corsaro, Giselle, Don Chisciotte, Il lago dei cigni, Faust, Diana e Atteone. In due ore il pubblico ha potuto assaporare l’intera storia del balletto magistralmente interpretato e ha potuto finalmente apprezzare la sostanza di quest’arte, fatta di straodinaria forza fisica, abbinata a suprema eleganza e carismatica presenza scenica.
Come non restare ammaliati dalla fatina ‘d’acciaio’ di Marina Antonova che ha volteggiato nella ‘danza della Fata Confetto’, dalla celebre suite de ‘Lo schiaccianoci’, con apparente mancanza di sforzo, o dalla sua eterea Giselle. Impossibile non applaudire a scena aperta di fronte all’energico Don Chisciotte di Maximiliano Guerra e Paola Vismara, o al sognante Corsaro di Alen Bottaini e Lisa Cullum.
Ma sono stati gli uomini le figure di spicco della serata, i ballerini che, dopo il fondamentale apporto di Nureyev alla danza maschile, sono diventati protagonisti come e forse più delle ballerine. Da semplice ‘lift’, sollevatore delle partner, Nureyev aveva voluto che il ballerino acquistasse un suo spazio nella danza, potesse esprime tutte le sue potenzialità e finalmente ballare alla pari con la sua controparte femminile.
Maximiliano Guerra e Alen Bottaini hanno dimostrato che il grande e compianto maestro russo aveva assolutamente ragione e si sono lanciati in due assolo di grande impatto emotivo: Bottaini nell’ironico ‘Le bourgeois’, Guerra nell’evocativo ‘Arms’, balletto fatto di gambe, ma soprattutto di braccia, di muscoli dorsali e pettorali, di fianchi e di schiena, a dimostrazione che la danza è il corpo, che la danza è tutto.
Bergamo, Teatro Creberg, 1 dicembre 2006
Visto il
al
Rendano
di Cosenza
(CS)