Musica
GREEN AND GREY

Nell’ambito del prog…


	Nell’ambito del prog…

Nell’ambito del programma dell’Intercontemporanea Parma Festival il 17 novembre  si è tenuto il concerto della violoncellista Julia Kent, artista canadese che da alcuni anni si è segnalata quale interprete solista a cavallo tra classicismo e modernità, utilizzando le moderne tecnologie per arricchire il suono del suo strumento ed esprimere un lirismo intenso e passionale. Nella sua produzione recente spicca anche la collaborazione con la vocalist Barbara De Dominicis, con la quale ha inciso un lavoro più sperimentale, Parallel 41, in cui il suo strumento si spinge in territori più astratti e ambient, in continuo scambio con  la voce in libertà espressiva.
Negli ultimi anni la tecnologia ha permesso a molti violoncellisti di potersi esprimere in maniera completa sfruttando sovraincisioni, effetti, delay e loop per creare una orchestra virtuale partendo da uno strumento che è già molto espressivo naturalmente, ottenendo in questo modo dei suoni orchestrali completi:  in questo ambito Julia Kent, rispetto ad altre violoncelliste contemporanee come Hildur Gudnadottir o Maya Beiser, ha un modo di porsi più naturale, legato a melodie dolci e avvolgenti, e la parte di effetti ed elettronica non è mai invadente ma solo di supporto.
Nel concerto di Parma Julia Kent con molta semplicità ed umiltà ha offerto al numeroso pubblico una performance lineare ed intensa, con brevi ma intensi quadretti intimisti tratti dal suo ultimo lavoro Green and Grey, in cui viene espresso in pieno il lirismo che il suo strumento offre: ora in pizzicato ora con l’archetto, il brano viene costruito davanti ai nostri occhi, con l’abile uso dei loop avviati dalla pedaliera, e strato dopo strato si creano complesse melodie ove le influenze cameristiche si alternano a linee più moderne, in una perfetta sintesi che rapisce e fa sognare.

Visto il 17-11-2012