Dal Teatro dell'Orologio di Roma giunge a Napoli, nella bella e coraggiosa sala del NEST - Napoli Est Teatro, la compagnia CK Teatro. In scena, per la scrittura di Fabio Morgan e la regia di Leonardo Ferrari Carissimi: Hitchcock - A love story.
Due giovani attori, Andrea ed Elisa, si incontrano ai provini per la selezione dei protagonisti di una produzione teatrale ispirata ai più famosi film di Alfred Hitchcock. In questo contesto, tra debolezze umane e professionali ed innumerevoli rimandi, non prettamente testuali, ai più noti thriller del maestro della suspense (il più sarà dettato dal contesto scenico), i due si avvicinano sentimentalmente. Si evidenziano, al contempo, i profondi traumi psicologici di Andrea, tingendo l'intero plot di sfumature noir.
Ciò detto, almeno nelle intenzioni dichiarate. L'opera offerta, infatti, piacevole nel suo insieme ed a tratti divertente, non raggiunge mai il climax ottimale utile a trasmettere le giuste sensazioni alla platea anche a causa di un recitato sopra le righe che tende più alla farsa che al thriller. La stessa frammentarietà adottata nella messa in scena, non desta nello spettatore l'auspicabile disagio cognitivo ma, in definitiva, diviene una disarticolata composizione di quadri scenici a sé stanti.
Un risultato che fa riflettere e porta a credere che la commedia noir ed in maniera più estesa i tanti rimandi al cinema hollywoodiano a cavallo tra gli anni '40 e '60, seppur raffinato sia solo un pretesto utile a "travestire" una parodia che giochi sui vizi di chi, da un canto, il teatro lo fa (autori, attori, registi e produttori) e dall'altro, il teatro lo guarda (spettatori e critici). In quest'ottica, l'insieme risulta più proporzionato nelle parti che lo compongono, apprezzando a pieno la (oltremodo) strabordante esuberanza dell'istrionico Andrea, almeno quanto, l'algida (a tratti) e stralunata Elisa. Ma soprattutto, è possibile dare il giusto peso (in termini di equilibrio tra la scena ed il racconto nel suo insieme) alla piacevole, ma decisamente corposa, scena in cui Elisa legge ad Andrea la recensione al loro spettacolo, apparsa su di una rivista web.
Un'opera indubbiamente perfettibile che diletta e persuade, anche grazie alla buona prova interpretativa di Luca Mannocci ed Anna Favella.