Un grande lavoro, questi Promessi Sposi alla prova, un coraggioso ritorno alle origini per ritrovare una direzione futura. Colonna portante dello spettacolo è Luca Lazzareschi, nei panni del “Maestro”.
Andrée Ruth Shammah riporta sulle assi del palcoscenico del suo teatro I promessi sposi alla prova, a trentacinque anni dalla prima messinscena del testo di Giovanni Testori. Il valore di questo spettacolo travalica i parametri normali: è più vicino a un “mito di fondazione” che a una normale rappresentazione teatrale. È il simbolo dell’amicizia umana tra Andrée Ruth Shammah, Franco Parenti (nel 1984 interprete in questo spettacolo) e Giovanni Testori; un legame il cui frutto è la fondazione dell’allora Salone Pierlombardo, l’attuale Teatro Franco Parenti, dedicato alla memoria di questo grande uomo di teatro.
“Il senso del fare teatrale”
Il vero protagonisti de I promessi sposi alla prova è quello che la regista stessa chiama “Il senso del fare teatrale”: l’accadimento, l’evento che crea relazione, “sulla scena come nella vita”, per citare Testori. È il fare teatro in cui credevano Franco Parenti, Andrée Ruth Shammah e Giovanni Testori quando nel 1972 fondavano “Il Pierlombardo”, il teatro adesso intitolato a Franco Parenti. Nel 1984, come oggi, c’era bisogno di un testo che parlasse della poetica di chi si era messo all’opera.
Giovanni Testori ha scritto la drammaturgia, Andrée Ruth Shammah ne ha fatto una regia e Franco Parenti si è fatto interprete della voce principale della pièce: il “Maestro”, il regista delle prove dei Promessi Sposi che, nel corso del dramma, si cala nei panni di Don Abbondio, di Fra Cristoforo e dell’Innominato. Ed ecco che le vicende manzoniane si fanno “mito di fondazione” per il Pierlombardo e oggi vengono recuperate perché il Teatro Franco Parenti si ricordi delle sue origini.
Nuovi interpreti per una nuova edizione
Non dev’essere stato un compito facile quello affidato ai nuovi interpreti, in particolare ai tre giovani, che però se la cavano egregiamente: Filippo Lai (“l’attore che fa Renzo”), Nina Pons (“l’attrice che fa Lucia”) e Sebastiano Spada (“l’attore che fa Don Rodrigo”). La letterarietà del testo, la sua complessità e la sua durata rendono il lavoro di Testori un’ardua impresa.
Colonna portante dello spettacolo è Luca Lazzareschi, nei panni del “Maestro”. A dare freschezza e profondità al testo sono Laura Pasetti e Carlina Torta, che regalano una Perpetua e un’Agnese di gran supporto allo spettacolo. Infine, la regista affida a Laura Marinoni il personaggio forse più difficile: l’attrice che interpreta Gertrude, la Monaca di Monza, colei che porta, insieme all’Innominato, la parte più nera dell’intera vicenda.
Un grande lavoro, questi Promessi Sposi alla prova, un coraggioso ritorno alle origini per ritrovare una direzione futura.