Prosa
IL BERRETTO A SONAGLI

Il dirompente berretto a sonagli di Valter Malosti

Il berretto a sonagli
Il berretto a sonagli

Uno spettacolo, Il berretto a sonagli, dalla forza dirompente quello messo in scena da Valter Malosti, che ci presenta i tratti di un Pirandello teso a portare alle estreme conseguenze la logica delle convenzioni sociali.

Uno spettacolo, Il berretto a sonagli, dalla forza dirompente quello messo in scena da Valter Malosti, che ci presenta i tratti di un Pirandello teso a portare alle estreme conseguenze la logica delle convenzioni sociali così da farle esplodere dall’interno, sviscerando perfettamente, attraverso un tipo di recitazione a tratti volutamente forzata, l’originaria volontà dell’autore di deformare i casi della vita, sconvolgendone la verosimiglianza e la psicologia, che non a caso furono i capisaldi del dramma borghese, per presentare sulla scena un mondo stravolto, ridotto alla parodia.

Questo lavoro registico di ricoperta della vivacità di quello che fu uno dei primi lavori teatrali di Pirandello, originariamente composto in siciliano (‘A birritta ccu ‘i ciancianeddi), sta anche nella ricerca espressiva compiuta da Malosti che si concretizza nell’uso sulla scena di un italiano pregno di elementi dialettali che non manca certo di efficacia.

Ecco che i personaggi, grazie alla bravura di un cast che risulta perfettamente coeso, ci vengono giustamente presentati non come individui dalla psicologia coerente e unitaria, bensì come forme vagamente astratte, dei ‘pupi’ esagitati che, attraverso un convulso susseguirsi di esclamazioni ed espressioni di stupore, lasciano in bocca allo spettatore un retrogusto vagamente straniante. Portavoce del messaggio pirandelliano più profondo è naturalmente lo scrivano Ciampa, interpretato da Malosti stesso, che ci spiega come la maschera che ognuno di noi indossa nella vita, seppur fastidiosa, sia per l’uomo l’unica protezione possibile da una realtà intollerabile e come per questo essa vada tenuta in vita fino in fondo a qualunque costo: solo un pazzo, infatti, può permettersi di proclamare ai quattro venti la verità.

Un’ottima ‘rivisitazione d’autore’, dai tratti vagamente visionari, che permette a chi assiste allo spettacolo di indagare a fondo lo spirito più autentico di un Pirandello sovente forzatamente edulcorato.

Visto il 09-03-2016
al Ponchielli di Cremona (CR)