Enrico Beruschi festeggia trent’anni di carriera con il debutto alla regia di una commedia brillante di Maurice Hennequin e la compagnia del teatro Caboto lo celebra con tutti gli onori.
Dopo “Le pillole d’Ercole” e “Niente da dichiarare”, rappresentate nella scorsa stagione, va in scena un’altra commedia comica di Hennequin: “Il colpo della strega”.
Il copione del testo teatrale è stato ereditato da Alberto Lionello e la sua traduzione è stata affidanta a Boris Makaresko, che è anche presente sulla scena tra gli interpreti.
Non morali, né politiche, le opere di drammaturgo belga propongono intrecci, giochi scenici, ai limiti del paradosso, senza mai cadere in logori clichè. Gli equivoci si accavallano uno sull’altro, in un susseguirsi comico. La Frustata, questo titolo originale della commedia, è una divertente vicenda di tradimenti e di sospetti, un valzer di scambi di persone, travestimenti e equivoci reciproci.
Nello spettacolo vigono l’essenzialità delle battute ritmate e il rispetto per il testo originale.
Gli attori della Compagnia Stabile del Teatro Caboto hanno ormai creato un gruppo omogeneo e compatto, che tiene bene la scena, accompagna lo spettatore e lo coinvolge. La passione per il teatro di questi artisti è fuori discussione e solo andandoli a vedere ci si rende conto della devozione che riversano nel loro lavoro.
I personaggi interpretati sono tutti ben definiti e caricaturali, senza risultare stereotipati. Dalla suocera colonnella e maschia interpretata da Makaresko, al pubblicitario creativo e impetuoso.
Bravissimo l’attore che interpreta un doppio ruolo: Sofia, un’avvenente cameriera napoletana e Casimiro, un vecchio servo toscano. Spaccato a metà metaforicamente e fisicamente, l’attore (del quale purtroppo ignoriamo il nome) offre spunti esilaranti, ha spazio per un divertente intervallo all’interno dello spettacolo e –soprattutto- interpreta mirabilmente due personaggi completi.
Il palcoscenico in technicolor realizzato da Katia Giammarino è allegro, quasi futurista e ben si completa con il testo teatrale.
Il pubblico ride, complice e divertito, estremamente caloroso e coinvolto.
Il Caboto si riconferma uno dei palcoscenici milanesi più interessanti, sia per le proposte, che per la compagnia di attori. Merita più di una visita.
Milano, teatro Caboto, 17 ottobre 2007
Visto il
al
Caboto
di Milano
(MI)