Danza
IL GIARDINO DEGLI AMANTI

Con Volpini, alla Scala la danza viaggia nel tempo

Con Volpini, alla Scala la danza viaggia nel tempo

I passi che si snodano all’interno di un labirinto composto da siepi di un verde sgargiante all’interno del quale amoreggiano un giovane uomo, Roberto Bolle e una fanciulla, Nicoletta Manni, in abiti contemporanei circondati da personaggi usciti, alla maniera pirandelliana, dalle opere di Mozart, non sono di certo innovativi.

Del resto lo stesso coreografo Massimilano Volpini, ex  danzatore scaligero e coreografo in Italia e all’estero che ha firmato questa nuova produzione della Scala in scena fino al prossimo 19 aprile, aveva lui stesso ammesso, in occasione della presentazione del nuovo lavoro, di non volere inventare “ chissà quali passi”, ma di avere soprattutto l’intenzione di inventare una nuova storia, alla ricerca di un filone narrativo diverso, con l’obiettivo di portare una ventata di novità nel repertorio di uno dei Corpi di Ballo più famosi del mondo.

In effetti alla Scala, dopo l’arrivo del nuovo direttore del corpo di Ballo Mauro Bigonzetti che è stato nominato al posto di Makhar Vaziev, l’aria nuova si respira. Più che altro si avverte un’apertura verso nuovi linguaggi espressivi, si ha la sensazioni che tutti, dai danzatori di fila, ai solisti, alla stessa etoile Roberto Bolle, siano alla ricerca di un nuovo modo di comunicare attraverso la danza. 

Sulla tecnica classico accademica non si discute, quella è la base, ma ciò che però si avverte e si percepisce, nonostante le ovazioni del pubblico e il successo degli spettatori che applaudono senza risparmiarsi, è che tutti gli artisti scaligeri siano alla ricerca di nuovi codici espressivi, impianti narrativi e cifre stilistiche innovative. Insomma, forse l’inizio di un nuovo corso.

Le danzatrici passano con agilità da pirouettes o chassè eseguite sui tacchi in maniera quasi televisiva  e da show del sabato sera, avvolte in abiti dal taglio moderno trasparenti e leggeri di color pastello,  ai virtuosismi di tecnica classica eseguiti sulle punte. Nel giardino di una villa in cui un’orchestra da camera suona dal vivo i quartetti e i quintetti di Mozart su una piattaforma creata appositamente che copre la buca dove solitamente è sistemata l’orchestra, i due giovani amanti si perdono in un labirinto di siepi durante una festa e alle loro schermaglie amorose cominciano a partecipare, come in un viaggio nel tempo, Susanna e Rosina, Don Giovanni e Leporello e molti altri personaggi, fino all’arrivo della Regina della Notte, interpretata da una “felliniana” Marta Romagna che riporterà la coppia a riunirsi dal passato al presente. Un sogno mozartiano in cui si mescola realtà ed illusione.

Visto il 09-04-2016
al Teatro Alla Scala di Milano (MI)