Prosa
IL PRESTITO

Il prestito, ovvero la crisi del neoliberismo

Il prestito, ovvero la crisi del neoliberismo

La collaudata coppia  (scenica) formata da Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti torna sui palcoscenici italiani, dopo il successo di Se devi dire una bugia, dilla ancora più grossa, con Il prestito, la nuova commedia di Jordi Galceràn, che sta raccogliendo ottimi riscontri di pubblico e critica nei due allestimenti contemporaneamente in scena a Barcellona e Madrid.
I due protagonisti si trovano ad agire come “pesci piccoli” nel più ampio contesto della crisi economica di un sistema – quello neoliberale – che attanaglia il nostro tempo. Il risultato è che tutti noi che stiamo in platea ci possiamo riconoscere, alternativamente, nei due personaggi che vediamo sul palco: un direttore di banca ligio alle regole (Catania) e un cliente disposto a tutto prestito, a onor del vero anche esiguo (Ramazzotti).
Chiunque si potrebbe identificare nel cliente della banca, che in realtà è un personaggio complesso, in quanto “sottile” e ambiguo Un uomo a cui resta solo la propria “parola”, arrivando a servirsene in modalità alquanto subdole…senza neanche il bisogno di giustificarsi più di tanto, se non appellandosi all’attuale congiuntura economica, perno dello sgretolamento di un sistema le cui falle sono quotidianamente evidenti.
Antonio Catania mette in risalto la variegata gamma di sfaccettature del suo personaggio (professionista, marito, padre, uomo di solidi principi, ma non proprio lento all’ira).
La penna di Galceran e l’attenta regia di Giampiero Solari forniscono un importante contributo all’interpretazione dei due attori in scena. A completare il tutto, la scena di Alessandro Chiti, un girevole che rappresenta l’interno dell’ufficio del direttore con tanto di “veneziane”.
Al Teatro Manzoni di Milano fino al 26 aprile.

Visto il 12-04-2015
al Manzoni di Milano (MI)