Prosa
IL VIAGGIO DI NICOLA CALIPARI

La regia di Fabrizio Coniglio sceglie resoconto giornalistico

La regia di Fabrizio Coniglio sceglie resoconto giornalistico

Giovane e promettente attore, dopo le belle prove legate alla regia di Emanuela Giordano (il visionario “Alice delle meraviglie” e il vincitore del premio Annalisa Scafi per i progetti carcerari “Via Tarquinia 20 – biografia di un sogno”) Fabrizio Coniglio passa questa volta ad autodirigersi, confrontandosi con il difficile tema di attualità legato al sequestro di Giuliana Sgrena e alla sua drammatica liberazione, che costò la vita proprio al suo principale artefice, Nicola Calipari.

Affiancato da Alessia Giuliani, controparte femminile in un resoconto a due, il regista-interprete sceglie di raccontare e non di recitare, di mostrare e non di giudicare. Anche se poi il giudizio esce da solo, inevitabile. In un luogo teatrale, reso neutro dall’assoluta mancanza di qualunque connotazione scenografica, spaccato in più sezioni e momenti da luci crude e secche, i due attori si fanno strumenti impersonali e scompaiono nel flusso delle parole, scandite con voce ferma e risoluta.

In questa precisa scelta registica e recitativa, che avvicina il pubblico a un resoconto giornalistico piuttosto che teatrale, si pone la carta principale dell’operazione. I due interpretano di volta in volta protagonisti e antagonisti: da Calipari a Mario Lozano, il soldato statunitense che sparò, da Giuliana Sgrena alla moglie di Calipari, Rosa. Non vi è alcuna presa di posizione, se non quella anonima dell’utente di internet che compare all’inizio, solo una narrazione continua fino alla fine, fino al processo, che diventa irreale, scandito dal rumore secco di un metronomo.

Si esce dalla sala con la convinzione un po’ stordita di aver assistito più a una proiezione o a una ricostruzione che a una pièce di teatro, in ogni caso a un’operazione forte e consapevole, che non ha giocato con le carte della recitazione o della finzione, sia pure teatrale. Alla fine in scena rimane solo Fabrizio Coniglio: ha raccontato la storia di Calipari e ha raccontato anche la storia dell’uomo che l’uccise. Tutto quanto in nome di verità e di doveri che non hanno spesso significato e che lasciano gli uomini troppo soli di fronte a se stessi.

Roma, 27 marzo 2009 Teatro Piccolo Eliseo
Visto il 27-03-2009