Secoli di commercio e conflitti tra il mondo arabo islamico e cristiano hanno portato in Europa, e principalmente nell’area mediterranea, tessuti, spezie e cultura, tanta cultura. Nessuno sa, per esempio, con precisione quando l’antenato del violino mediorientale si sia infiltrato nel Mediterraneo. Fra le personalità musicali più eclettiche della sua generazione, Jordi Savall si dedica alla scoperta, alla ricerca e allo studio di tesori musicali abbandonati. L’impegno filologico, unito all’intensa attività di concertista, ricercatore e creatore di nuovi progetti, lo ha decretato come uno dei maggiori artefici dell’odierna rivalutazione della musica antica. Savall fa conoscere al mondo la viola da gamba e le musiche dimenticate di diversi paesi, con rigore filologico, sposando nei suoi concerti, con eccellente maestria, storia, cultura e religione.
Con il gruppo musicale Hesperion XXI, omaggia Il Libro della Scienza e della Musica, volume scritto dal principe moldavo Dimitrie Cantemir, vissuto a Istanbul fra il seicento e il settecento. Nel concerto presentato al teatro Valli, le musiche strumentali colte della corte ottomana del XVII secolo, dalla sorprendente ricchezza ritmica, tratte dall’opera di Cantemir, sono state accostate , in dialogo e alternanza, a musiche tradizionali del popolo, rappresentate qui da materiale di tradizione orale di musicisti armeni e da quello delle comunità sefardite accolte, in seguito alla loro espulsione dal regno di Spagna, in città dell’impero ottomano come Istanbul o Smirne. Musiche di corte, scritte per momenti celebrativi o per essere ballate, vengono intercalate e si intersecano con brani armeni di grande malinconia e pezzi sefarditi di grande profondità e rara bellezza. Un programma a ricordo di situazioni in cui la storia narra di miracolose convivenze di popoli e religioni in luoghi e città da sempre crocevia tra il continente europeo e il continente asiatico. Tutto questo seguendo il segno artistico di Dimitrie Cantemir, emblematico letterato e filosofo, eletto membro dell’Accademia delle scienze di Berlino nel 1714, figura d’intellettuale paneuropeo ante litteram.
L’ensemble Hespèrion XXI nasce, ad opera di Jordi Savall e Montserrat Figueras, con lo scopo di riscoprire, valorizzare e diffondere il patrimonio musicale dell'Europa del Mediterraneo, dall'antichità al XVIII secolo. I sei solisti che si sono affiancati a Jordi Savall sul palco del teatro Valli hanno riprodotto quella magia di rigore esecutivo, attenzione filologica nell’interpretazione e unisono nel risultato a cui ci hanno abituati da diversi decenni, ma che, mai scontata o ripetitiva, non smette di emozionare e stupire, facendo risuonare all’unisono nel pubblico le corde sia emotive, sia intellettuali.