Prosa
LA COMMEDIA DI CANDIDO

Ottavia Piccolo illumina 'Candido'

Ottavia Piccolo illumina 'Candido'
Spumeggiante, allegro, intrigante e interpretato come sempre in modo eccelso da una agile Ottavia Piccolo, che si cambia d'abito, corre e balla per vestire i panni pittoreschi e settecenteschi di Augustine in La Commedia di Candido, ovvero avventura teatrale di una gran donna, tre grandi e un grande libro (con tutto lo scompiglio che seguì). Perché un titolo è così lungo? Quando l'autore del testo, un geniale Stefano Massini, decide di passare un sacco di tempo a ristudiare i grandi filosofi che hanno cambiato la nostra epoca umana, dal Rinascimento all'Illuminismo, inventandosi di ricreare la vera vita intrecciata di Denis Diderot, l'autore di una immensa enciclopedia, di Jean Jacques Rousseau, che spiegava il vero significa del pensiero umano e infine di Voltaire, l'uomo che tutti ricordano per la volontà ferrea ma che in realtà, come qui ci mostra con esilaranti costumi dai colori sgargianti la storia teatrale, era un uomo vanitoso che amava circondarsi di cibi gustosi, belle donne e amici divertenti. Insomma, titolo lungo per tanto da dire! Da non perdere, al Teatro Carcano di Milano fino a domenica 21 marzo, ma in tour ancora altrove. Le scene e i grandiosi costumi di Gianluca Sbicca e Simone Valsecchi sono magnifici, le musiche di Cesare Picco sono allegre, il disegno delle luci sono di Iuraj Saleri e la regia, perfetta nel meccanismo a orologeria da vecchio feuillton voluta dall'autore, è del bravo Sergio Fantoni. La Piccolo, quasi sempre presente in scena, è affiancata da un magistrale Vittorio Viviani, capace di interpretare i ruoli dei tre filosofi grazie ai costumi e al trucco e ad una abilità fantastica nel modificare la voce e il portamento. Grazie a questi trucchi attoriali, è in realtà all'altezza di Ottavia Piccolo la quale ha ruolo di un'attricetta fallita che non riesce neppure a fare la cameriera e si trasforma in una spia letteraria che, foraggiata dal denaro di Diderot, andrà in missione segreta a scoprire di cosa tratta l'ultimo libello di Voltaire, una tale 'Candido' di cui si parla e che conterrebbe sconvenienti denunce sociali e pettegolezzi autentici, per cui tanti vorrebbero sbirciarlo in anteprima. Travestita prima da farmacista, Augustine riesce a sconfiggere la stipsi di Rousseau grazie a un rimedio al mughetto, che lo manda a svuotare le viscere con grande sollievo del medesimo e permette alla donna di frugare fra le sue cose. Trovati brani del testo, continua la commedia e per ultimo c'è l'incontro con Voltaire stesso, a cui Augustine si presenta come fosse una nobildonna dai mille titoli e conoscenze di ogni genere. La presenza di un militare e di un rappresentante del clero, che intendono invece incarcerare Voltaire per aver scritto un libro ancor mai pubblicato ma di cui tutti mormorano, che di fatto denuncia i delitti dell'esercito nelle guerre insensate dell'epoca e il malaffare della chiesa che non aiuta i poveri ma sostiene i ricchi, rappresenta con parole precise il pensiero che da secoli, evidentemente, certi intellettuali sanno esprimere contro il sistema. Nella prossima ricorrenza di 250 anni dalla scrittura del 'Candido' di Voltaire, questo testo non appare solo un ironico e imprevedibile omaggio teso a celebrare la grandezza storica dei suoi contenuti, ma è anche una divertente avventura in maschera settecentesca. Assieme ai due grandi protagonisti, Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani, sfilano con eccellente bravura tutti i comprimari, che sono Massimiliano Giovanetti, Natalia Magni, Francesca Farcomeni, Desireè Giorgetti e Alessandro Pazzi. La Compagnia 'Contemporanea', ideata nel 1983 da Sergio Fantoni come società di produzione teatrale, continua così a proporre ottimi testi modern. Non a caso ha già prodotto oltre 50 spettacoli con attori, autori, scenografi, costumisti e musicisti uniti dalla vocazione di fare teatro contemporaneo, senza affidarsi al solito repertorio di comodo ma riuscendo ad affilare il coltello dell'ironia da infilare nelle pieghe della società e del paese in cui viviamo per mostrarcelo con umanità.
Visto il 12-03-2010
al Degli Illuminati di Città Di Castello (PG)