Si può spiegare l'amore con la matematica? Probabilmente no. Al massimo con la radice quadrata del numero 2, da cui scaturisce come risultato un numero irrazionale. In matematica 2 + 2 fa sempre 4. In amore no, il risultato può variare: la somma può fare di tutto. Anche uno, un unicum.
Si meglio la radice di due, con quel risultato irrazionale.
E' questo che ci racconta "Radice di 2", con Edy Angelillo e Michele La Ginestra, spettacolo giunto alla terza stagione, ed attualmente in scena all'accogliente Teatro De' Servi di Roma.
Una scena minimalista, ma arricchita dal velo di tulle su cui si proiettano disegni, in cui ci sono due alti divani che di volta in volta sono muretti su cui giocare, treni da cavalcare, letti su cui sdraiarsi... Supportati da un testo "robusto" e delizioso, non a caso pluripremiato, di Adriano Bennicelli e dalla regia accorta di Enrico Maria Lamanna, emergono bravura, affiatamento, grande capacità degli attori di coinvolgere e divertire; sanno sviluppare questa deliziosa storia, in agrodolce e umoristica, di un tenero amore nato nell'infanzia e che, tra alti e bassi, arriva "alla fine del foglio a quadretti".
I due personaggi, Tom e Gerri, per tutta la vita si rincorrono proprio come il topo ed il gatto dei cartoni animati. Si trovano, si perdono, si ritrovano. Hanno, come i personaggi dei cartoon, caratteri completamente differenti apparentemente inconciliabili. Eppure il loro amore, nato giocando, pur tra inseguimenti ed alti e bassi, si rivela forte e duraturo fino ad arrivare, dopo 60 anni, all'epilogo, al punto interrogativo, di cosa ci sarà dopo il foglio a quadretti in cui si è scritta una vita assieme. Alla faccia della razionalità matematica.
Alla fine della rappresentazione gli attori si intrattengono con il pubblico, giocando sui cellulari accesi, e su qualche spettatore, incapace a staccare la spina e che continua a messaggiare anche durante lo spettacolo. La Ginestra ironizza poi sulle sedie vuote (non moltissime in verità nella serata in cui abbiamo assistito allo spettacolo) che fanno un pò perdere la concentrazione dal palcoscenico, proponendo di inserire sagome di cartone nei posti vuoti. E quindi invitando al passaparola e a convincere gli amici ad andare a teatro. Invito che facciamo nostro: è uno spettacolo da non perdere. Ci si diverte e ci si commuove.
In scena al Teatro De' Servi fino al 13 dicembre 2009.
Visto il
04-12-2009
al
De' Servi
di Roma
(RM)