Quelli di Grock porta in scena una rielaborazione della fiaba di Andersen, riprendendo lo spettacolo-studio fatto anni fa dagli allievi dell’ultimo anno della scuola teatrale.
La regina della neve narra di due bambini: Gerda e Kay, amici per la pelle. Durante una fredda giornata Kay viene rapito dalla bellissima e gelida Regina, Gerda allora decide di andare a cercarlo.
Inizia un viaggio con mille peripezie, ricco di luoghi misteriosi e incontri con personaggi a volte spaventosi a volte buffi. Non tutti la possono aiutare, anzi ogni tanto la mettono in difficoltà ma Gerda non demorde e trova la forza necessaria per aiutare l’amico.
I registi, Claudio Orlandini e Susanna Baccari, enfatizzano la metafora dell’adolescenza, percorso di conoscenza e di crescita, periodo in cui, lontani dal mondo incantato dell'infanzia, si è molto più vulnerabili e forse più facilmente colpiti dal male ma in cui, piano piano e non senza difficoltà, si parte alla ricerca delle nostre risorse.
Una rielaborazione coraggiosa di un tema mai facile da rappresentare senza banalizzarlo che risulta suggestiva sia per un pubblico di bambini sia per gli adulti.
Le quattro attrici (Cristina Liparoto, Elisa Rossetti, Bruna Serina de Almeida, Clara Terranova) portano in scena un’energia forte che regalano al pubblico con estrema generosità. Calibrando i momenti più ritmati a poetiche coreografie danzate, che, pur dovendo ancora rafforzare l'espressività dei movimenti, danno respiro alla scena.
L’attore è anche alla ricerca di una relazione più diretta con la platea: rompe la quarta parete nei momenti di narrazione e spesso prolunga la scena scendendo tra le fila degli spettatori.
I bambini in sala rispondono con entusiasmo alle vicende, ridono e partecipano alla ricerca di Greta, sprondandola a continuare.
Ad emozionare lo spettatore contribuiscono anche le fantasiose scenografie, i curati costumi di Anna Bertolotti e le musiche di Gipo Gurrado. Sul palco si alternano immagini magiche nella loro semplicità e musiche avvolgenti che trasportano il pubblico nell’atmosfera fiabesca.
Uno spettacolo poetico carico di grandi messaggi: il saper continuare il cammino affrontando le difficoltà e combattendo l'indifferenza e la voglia di dimenticare.
Uno spettacolo che sprona a accettare le sfide e a non farsi spaventare.
La storia dolce e amara di un tragitto umano rappresentato con le metafore fiabesche di Andersen.
Visto il
05-03-2010
al
Tordinona - Sala Pirandello
di Roma
(RM)