Classica
LA VEDOVA ALLEGRA

Un teatro Goldoni in gran for…

Un teatro Goldoni in gran for…
Un teatro Goldoni in gran forma. E’ questo il commento ad una serata piena di musica sublime , buone maniere , grande eleganza con reminiscenze sottese della bella époque. Una bella idea che ha coniugato una collaudata edizione (nata per festeggiarne il centenario) della Vedova Allegra targata Compagnia Corrado Abbati con la Serata di Gala del XXIV Trofeo Accademia Navale e Città di Livorno , imprimendo all’ambiente una sinergia unica , dove anche gli spettatori sono stati cornice viva del libretto di Victor Leon e Leo Stein. Il palco Reale con le autorità , il ministro della Difesa Parisi , tante bellissime divise militari , un inno d’Italia cantato con sentimento e buon gusto, che ha fatto da buon viatico all’apertura delle scene. Spettacolo ricco , brioso , partecipato con applausi ritmati a scena aperta , entusiasmo che nasce dalle musiche immortali di Franz Lehar proposte da una buona orchestra diretta con mano sicura dal maestro Marco Fiorini , costumi molto curati di Artemisio Cabassi , che ben valorizzano il corpo di ballo , scenografia mobile dello spettacolo. Tutti bravi gli attori , ma un riconoscimento particolare va a Corrado Abbati nel ruolo di Njegus e a Fabrizio Macciantelli nei panni del Barone Mirko Zeta , ambasciatore di Pontevedro, che con le loro interpretazioni effervescenti hanno restituito all’operetta “ la Vedova Allegra “ quella serenità a cui Lehar pensava più di cento anni fa. Un bel successo per il pubblico, che, uscendo di casa , dove magari aveva appena ascoltato le notizie del telegiornale , ha ritrovato in teatro due ore di felicità. Qualcuno , guardandosi intorno, ha anche detto : che bellezza !
Visto il
al Cagnoni di Vigevano (PV)