Ugo Dighero, per molti un volto conosciuto del piccolo schermo: “Un medico in famiglia”, “Ris”, “Mai dire goal”, sono solo alcune voci del suo lungo curriculum artistico. La versione che più sorprende è la veste di attore teatrale, che pur mantenendo la sottile ironia dei suoi personaggi televisivi, li arricchisce di uno spessore interiore, una profondità psicologica e di una trascinante sensibilità che non solo coinvolge il pubblico, ma lo accompagna mano nella mano tra risate, riflessioni e lacrime.
“Look Up America” scritto da Marco Melloni, è un monologo surreale dov’è il protagonista è un uomo, forse un matto, un barbone o uno che della vita ha saputo spogliarsi dell’effimero; vive all’ombra delle Twin Towers, con Mr Smith: un manichino con un braccio formato da un ombrello, il viso ricavato da una grossa palla da basket e in mano una trombetta di plastica. Garantisce per 1 dollaro l’esecuzione di una canzone, musica che potrà essere solo immaginata, sognata ma non per questo meno interessante o remunerativa per l’insolita coppia.
Può un uomo normale, ben integrato nella società cambiare di colpo? A travolgere la vita del protagonista una data, 7 agosto del 1974, il funambolo francese Philippe Petit attraversò su un cavo teso a 412 metri d’altezza, la Torre Sud e la Torre Nord del World Trade Center. Un atto spensierato, non dettato dalla voglia di fama, ricchezza, di inseguire un punto di arrivo irraggiungibile, solo tre ingredienti: follia, spensieratezza e libertà.
Il personaggio di Dighiero è un filosofo, un dispensatore di verità, con le sue intrigate teorie, ed i suoi criptici pensieri, ma non è mai solo, perché in un mondo dove tutto scorre troppo in fretta, lui ha un valido amico, Mr Smith, che nonostante la frenesia della società contemporanea avrà sempre del tempo da dedicargli, di ascoltarlo senza chiedere niente in cambio. Le persone si mettono traguardi inarrivabili, mai gratificati all’odierno e sempre in cerca di qualcosa che manca, sperando di guardare tutti dall’alto, per dominare, per esigere il rispetto dovuto di una vita dedita al lavoro, ma dimenticando la bellezza di essere stupiti, di essere uniti, insieme, tante piccole formiche che lavorano per un sogno comune, basta guardare in basso è il momento di cambiare… “Look Up America”