Madame Bovary è il primo testo dello scrittore Gustave Flaubert, scritto nel 1856. Gli argomenti di cui tratta furono considerati così scandalosi da porre il romanzo sotto inchiesta per oltraggio alla morale ma, una volta assolto, ottenne subito notevole successo tanto da divenire ben presto testo cult della letteratura francese.
Un classico che continua ad avere un certo fascino ancora oggi.
Madame Bovary, spettacolo teatrale diretto da Andrea Baracco con riscrittura del testo da parte di Letizia Russo, sembra partire proprio da questo fascino: mantiene intatte le intuizioni flaubertiane, traslandole in linguaggio contemporaneo. Il testo innanzitutto, ma anche la regia, la scenografia, i costumi e il tappeto sonoro sembrano, infatti, avere questa duplice natura ‘antica’ e ‘contemporanea’.
La Madame Bovary di Andrea Baracco è uno spettacolo che vuole turbare e colpire lo spettatore che già dalla scenografia intuisce il percorso del dramma: una gabbia dalla quale non è possibile scappare. È possibile muoversi, correre, urlare, disperarsi e addirittura sperare, illudersi di trovare l’amore ma ciò che resta è una costante sensazione di claustrofobia.
Molto forte in questa Madame Bovary è la tensione sessuale della protagonista Emma, donna borghese che ambisce ad una posizione sociale elevata, vittima della noia e della banalità della provincia. Insoddisfatta della mediocrità del marito, il medico Charles Bovary, si rifugia in relazioni sentimentali deludenti e illusorie. Anaffettiva anche nei confronti della figlia, è una donna che confonde l’amore con il desiderio di una posizione sociale. La sua necessità di uscire dalla mediocrità sarà per lei fatale: sommersa dai debiti, disperata, lasciata sola dai suoi amanti, muore suicida, senza riscatto.
Interprete di questo personaggio complesso è la passionale Lucia Lavia che anima Emma Bovary nelle sue sfaccettature psicologiche: è connotata da movimenti circolari che, come un vortice, risucchiano la protagonista nella disperazione. Emma Bovary si spoglia, anche fisicamente, delle sue convenzioni per rimanere sola, nonostante l’amore e la cura del marito interpretato da Woody Neri. Elisa di Eusanio è perfetta nei panni del mercante senza scrupoli che porta al fallimento Emma, così come interessante risulta l’inserimento di una bambola mossa da Roberta Zanardo, per il ruolo della figlia Berthe.
Prosa
MADAME BOVARY
Madame Bovary, fascino contemporaneo
Visto il
10-01-2017
al
Franco Parenti - Sala Grande
di Milano
(MI)