L'«Infante de Jerez»

Mercedes Ruiz, “la fanciulla di Jerez”, ha trovato il suo posto nelle vette del flamenco femminile. Danzatrice dotata di una forza trascinante, presenta un flamenco essenziale, dove danza, musica e canto si fondono. Le coreografie, originali della stessa Merceds, sono studiate attentamente secondo lo stile controllato di Siviglia. Protagoniste dello spettacolo a fianco a Mercedes Ruiz altre due ballerine (Vanesa Reyes e Carmen Herrera, altre due rivelazioni del Festival de Jerez 2009) accompagnate da quattro musicisti e due cantaores guidati da Santiago Lara. Mercedes Ruiz dice che per lei la danza è una necessità. Mi último secreto si articola attorno ad una successione di “a solo” di Mercedes attraverso cui si arriva a momenti di passi a tre femminili pini mdi poesia e di passione. Mercedes Ruiz, portamento maestoso e silhouette vivace, dispiega in Mi último secreto le varie sfaccettature della sua arte, mostrando tutta la profondità della ricerca formale che applica tanto ai movimenti delle braccia, quanto al tacaneo (il modo di battere i tacchi al suolo) e al lavoro scenico. In Mi último secreto si coglie una evoluzione della danzatrice come forse della persona. Mercedes Ruiz ha voluto mostrare il suo mondo interiore, un mondo dedicato al flamenco “puro”. Sembra non tenere nulla per sé e dare tutto al suo pubblico, gli occhi persi nella purezza del suono della chitarra, che, come scrive Federico Garcia Lorca, “fa piangere i sogni”. Merceds è sul palco un unicum con la sua danza in cui profonde anima e corpo. Con questo spettacolo sembra che “la fanciulla di Jerez” rivolga un intimo sguardo alla sua anima alla ricerca di spazi interiori insondati.