Prendiamo un classico. Miseria e nobiltà ovvero una certezza. E’ incredibile come possa arrivare intatto ai giorni nostri quanto al gradimento. Non perde smalto. Il testo firmato Scarpetta, portato sul palco nell’ambito della terza edizione della rassegna “Maggio si tu” dalla compagnia Scugnizzi ‘e mò. raggiunge sempre l’obiettivo. Indubbiamente questa popolarissima commedia strappa sempre la risata. I botta e risposta in particolare tra i due protagonisti Felice Sciosciammocca e l’amico Pasquale sono spassosi non c'e’ dubbio. Le traversie che le rispettive famiglie devono attraversare sono spassose e fotografano un mondo lontano nel quale anche con pochissimo ci si “arrangiava” col sorriso sulle labbra. Tuttavia il confronto si sente eccome, soprattutto per quel che riguarda appunto i personaggi principali. Sarà perché si ha sempre in mente l’originale, sarà per la scarsa efficacia di alcuni passaggi recitativi un po’ forzati, certo il colpo si accusa. D'altro canto va apprezzato il tentativo di trovare un minimo di originalità rispetto alla versione della commedia che tutti noi conosciamo. Diciamola tutta il paragone non potrebbe reggere come è naturale che sia. Gli attori cercano di dare un proprio stile ai personaggi portati in scena, anche se con risultati non brillanti. Buona la scenografia, spaziosa e ben delineata nei particolari, che riproduce con semplicità l'umile abitazione che fa da sfondo al celebre film di Totò.
Visto il
al
Bolivar
di Napoli
(NA)