L'integrazione di una realtà socialmente dura, l'uomo, le strade e le case delle periferie appartengono alla caratteristica delle coreografie di Platel e Les Ballets C de la B. Platel ha sempre avuto una passione per i poveri, gli emarginati, i dimenticati della società, indaga la fragilità umana e porta gli spettatori ai confini dell'umanità sofferente con sensibilità ed empatia. Ogni sua coreografia trascende il suo soggetto e diventa espressione di pura bellezza e intelligenza. Con Nicht Schlafen Platel mostra una produzione introspettiva. Le sue danze sono un intreccio liberatorio in cui la passione gioca con la speranza e le relazioni intime.
Come aveva fatto con Mozart, Monteverdi o Bach, Alain Platel c'immerge in un'esperienza musicale, coreografica ed umana sbalordita, partendo da brani del compositore austriaco Gustav Mahler, compositore al crocevia tra romanticismo decadente e la nascente modernità. La nuova coreografia di Alain Platel nasce da una particolare affinità che il coreografo sente con l'era di Mahler e che traduce nel suo lavoro: un'età di grande accelerazione e disgregazione che conducono alla prima guerra mondiale, l’età culla della psicanalisi, momento in cui fiorirono la tecnologia e la scienza, l'emancipazione femminile e le arti, lo scetticismo, la confusione tra le forze conservatrici e la tensione generale, il militarismo, l'imperialismo e il colonialismo. Ma anche il tempo di un desiderio ardente per un'armonia perduta che è espressa dalla musica di Mahler, che la direzione musicale del compositore Steven Prengels mette in contrasto e intreccia con canti polifonici africani.
Uno spettacolo di Alain Platel è prima di tutto un'esperienza sensoriale ad un tempo esplosiva, inquietante e commovente. Una narrazione chiara non esiste praticamente mai nelle coreografie di Platel, ma questo non pregiudica il risultato: le corrispondenze tra musica e la danza dei nove ballerini sul palco in questa coreografia sono mozzafiato. La teatralità epica e il ritmo battente dei quadri corali coinvolgono ogni fibra, così come il lirismo dei pas de deux esprime al rallentatore il dolore cosciente. Al ritmo dei canti africani Platel raggiunge con l'ensemble una specie di apoteosi catartica che dissipa la paura e la crisi di un'epoca, e la felicità, l’armonia, e uno stato d'animo meditativo sfociano nella filigrana di un furioso grido di battaglia. Platel ha costruito un sublime monumento al dolore.
Danza
NICHT SCHLAFEN (NON DORMIRE)
Platel-Mahler: il dolore si fa poesia
Visto il
23-09-2016
al
Fonderie Limone
di Moncalieri
(TO)