È andato in scena domenica 8 maggio allo Spazio Bixio di Vicenza Non è giusto che lo sappia solo tu!, spettacolo in tre atti della Compagnia Danza Lucy Briaschi.
La musica Amado mio, colonna sonora dello storico film Gilda, accompagna il pubblico in sala fintanto che il disco sembra incepparsi: è il momento di cominciare. I due danzatori-attori in scena (l’ironico Alessandro Bevilacqua e la decisa Tiziana Bolfe), con il supporto delle ballerine Greta Mandarini e Francesca Zenere, rappresentano una coppia atrofizzata nella finzione e nella noia della loro relazione; divisi da un lunghissimo tavolo che li allontana fisicamente e metaforicamente, sbadigliano, si lanciano sguardi di sfida, scivolano lungo le sedie in modo scomposto per poi ritrovarsi di nuovo retti in pose irrigide, come il loro rapporto.
È lo smascheramento della società attuale basata sulle apparenze e sull’idea di felicità a tutti i costi dove il sorriso non può che inevitabilmente confondersi con un ghigno o una smorfia.
La danza è aggressiva ed è una continua lotta per la supremazia. Il ritmo incalza, la sfida tra i due assume sempre più le fattezze di un vero incontro di boxe. Chi andrà al knock out?
Le musiche remixate dal duo Dreams for Sale composto da Dj Butch e Alexander sottolineano appieno gli scarti e i sentimenti della coppia.
Il testo scritto da Alessandro Bevilacqua e Arianna Franzan è essenziale, mette in evidenza dinamiche emotive, isterismi, ossessioni; l’incomunicabilità è tale che in alcuni momenti le parole non riescono più ad uscire dalla bocca, si tramutano in un movimento labiale forzato.
Il primo e il terzo atto dello spettacolo sono inframmezzati da una proiezione di video-arte intitolata First time. Il corto, nato dalla collaborazione tra Tiziana Bolfe e il team Dreams For Sale, è un bell’esempio di video-danza. Dettagli e frammentazione del corpo, a volte sottolineata dalla scomposizione dello stesso in pixel, svelano la natura di un io costretto a relazionarsi con le varie parti di sé che solo nella loro riunione ed interezza riescono a riacquistare una reale concretezza.
Con Out, vera e propria performance di danza contemporanea, si conclude lo spettacolo.
Le sei interpreti in scena Flor Tinoco, Ketty Genova, Erika Zaffonato e le già citate Bolfe, Mandarini e Zenere, vestite con abiti che ricordano delle futuristiche armature disegnati da Mariaclara Zanin, riescono ad emozionare e convincere con la loro danza dai tratti rituali e guerreschi.
In Non è giusto che lo sappia solo tu! il filo conduttore è dunque la frammentazione. Se nel primo atto è totale e non prevede via di scampo –“No future for you No future for me”, le parole della canzone “God save the Queen” dei Sex Pistol lo sottolineano- nel terzo atto, nonostante l’aggressività della danza, il corpo, nel momento in cui si spoglia dell’armatura, è pronto a ricomporsi e ad affrontare lo scontro in una nuova prospettiva, recuperando la forza del gruppo nei movimenti e nelle espressioni.
La sfida nella continua reinvenzione e ricerca di nuove strade per la coreografa vicentina Lucy Briaschi può dirsi vinta con questo spettacolo che rappresenta un riuscito esempio di connubio tra diverse discipline artistiche quali il teatro-danza, la video arte e la danza contemporanea, riuscendo a creare un lavoro finale di qualità che il pubblico presente in sala ha apprezzato con molti applausi.