Che scoperta l’amore a 60 anni, reinventarsi una vita e scoprire che ancora tutto può succedere.
Lo racconta “Nuda proprietà”, lo spettacolo tratto dal romanzo Piangi pure di Lidia Ravera e interpretato da Lella Costa e Paolo Calabresi.
La nuda proprietà suggerita dal titolo non è solo uno status giuridico ma rappresenta anche la paura delle emozioni, del tempo che passa, del trovarsi soli.
La protagonista si chiama Iris ed è una donna di oltre 60 anni che vive sola e in ottima salute. Per risolvere i suoi problemi economici vende l’appartamento in cui abita, come nuda proprietà e affitta una stanza.
Così si ritrova un po’ più estranea nella casa che aveva comprato con tanti sacrifici e per giunta divide lo spazio con uno psicoanalista divorziato, Carlo. Insieme a lui arriva dunque una presenza, ma anche un nuovo e inaspettato amore che viene interrotto dalla scoperta della malattia.
La protagonista è una donna che non si arrende, una vera forza della natura. Nonostante l’apparente ipocondria, è in realtà molto solida e riesce a condurre lei stessa e chi le sta accanto oltre i limiti imposti. Lei rivela le sue paure per dominarle e Carlo assorbe le parole altrui per aiutarli ma trascura se stesso.
La coppia Costa Calabresi regala un'ottima prova sul palco e crea la giusta complicità che ci si aspetterebbe da questa storia.
La regia di Emanuela Giordano orienta il pubblico alternando la leggerezza e la serietà del testo.
La commedia è stata costruita con molta delicatezza e ironia, i dialoghi sono ben bilanciati e riescono a rappresentare al meglio il dipanarsi della storia. Completa il tutto un allestimento minimalista ed essenziale che non ingombra e diventa un ulteriore accompagnamento.
Gli spettatori ridono e si commuovono a momenti alterni, seguendo lo scorrere di una storia che sembrano già conoscere. Al termine dello spettacolo si lascia il teatro con qualche consapevolezza in più e un senso di leggerezza.