Garko odia Amleto ma ama il teatro

Garko odia Amleto ma ama il teatro

Finzione o realtà? “Odio Amleto” racconta la storia di una star del piccolo schermo, Andrew Rally, che per rifarsi un look da attore impegnato accetta di interpretare sul palcoscenico il personaggio shakespeariano più famoso. Ad aiutarlo apparirà il fantasma di John Barrymore, leggendario interprete di Amleto.
Come ad annullare il muro tra la finzione e la realtà, sembra proprio l’identica sovrapposizione tra il protagonista e il suo interprete, Gabriel Garko, che torna a teatro dopo una breve parentesi nel 2002 con “Quel che sapeva Maisie” di Luca Ronconi.

A lezione da Pagliai

Ad aiutarlo non c’è un fantasma bensì due mostri sacri, ovvero Ugo Pagliai con Paola Gassman, figlia di Vittorio. Che sia finzione o realtà poco importa, perché Pagliai tiene sul palco una lezione di teatro. Spiega la differenza tra la fama e la gloria (“La fa il pubblico”), la differenza tra un personaggio televisivo che recita e un vero attore, racconta la magia del teatro a partire dall’inchino, “la sua essenza”.

Ed è proprio grazie ai suoi insegnamenti che Andrew Rally, mentre recita al Central Park il monologo di Amleto (“Essere o non essere”) e in platea cala il silenzio, capisce di essere ancora inadeguato al ruolo che ricopre ma finalmente sente scoccare la scintilla del teatro, una molla che gli farà rifiutare il contratto milionario dell’ennesima fiction a puntate preferendogli il sudore della fatica del palcoscenico, con il timore dell’insuccesso.

Con due maestri così…

Sarà soltanto il tempo a stabilire se oltre al futuro di Andrew Rally sarà anche il futuro di Garko. Nel frattempo lui, in tournèe da oltre un anno con la coppia Pagliai-Gassman, non poteva scegliere fantasmi migliori. A furia di continuare a recitare accanto a loro, andrà a finire che si dovrà sforzare per fare la parte dell’attore teatrale inadeguato. E a furia di odiare Amleto, andrà a finire che comincerà ad amare il teatro. Fino a non lasciarlo più.