Per la chiusura della stagione ModenaDanza, l’artista italo-africano Mvula Sungani presenta la sua Odissea, una storia d'amore su musiche di Riccardo Medile.
L’opera che Mvula Sungani porta a Modena affianca il carattere multimediale ad un linguaggio coreografico in cui confluiscono in maniera sinergica tecniche classiche e contemporanee, la danza etnica, le tecniche circensi, la danza acrobatica e le arti marziali, in un’alternanza di intimità, coralità e rarefazione. Il tema dell’integrazione dell’“altro” è sempre presente e riflette probabilmente l’urgenza della denuncia umanitaria, per cui l’odissea perde il suo carattere fascinatorio per mostrarsi quale minaccia ma al contempo unica salvezza. Relegare questa coreografia alla lettura di un evento solo mediterraneo è riduttivo, le toglie il carattere sovraterritoriale ed ascrivibile ad ogni epoca che invece è uno dei suoi pregi maggiori. Brevemente: la protagonista, partito il suo compagno in cerca di fortuna per la sua personale odissea, esprime, attraverso un romanzo, la sua analisi delle emozioni e dei sentimenti fulcro della crisi di coppia che vive e con essi anche la propria crisi interiore. La struttura narrativa del balletto ambientato ai giorni nostri è un grande spettacolo di nuova concezione, con evidenti ma non banali richiami di tipo cinematografico. L’idea che sottende il linguaggio espressivo del coreografo italo-africano è il corpo inteso come danza, esso stesso, e come plastica materia che si fa quadro scultoreo o semplice movimento. La drammaturgia, le suggestioni, i quadri viventi, sono infatti tutti basate sul corpo e la fisicità senza l’ausilio di strutture e supporti. E’ un racconto pieno di simboli e simbologie, che coinvolge e lascia ammirati nell’esprimersi di linee pure, sottolineate dalla stella internazionale Emanuela Bianchini assieme ai solisti della Mvula Sungani Physical Dance. L’indulgere un po’ nell’autocompiacimento rende un po’ ripetitivo il succedersi dei duetti, tecnicamente perfetti ma in alcuni punti sicuramente ridondanti. L’ensemble diretto da Mvula Sungani fonda infatti le proprie basi nella ricerca e nella contaminazione. La Physical Dance combina danza classica e contemporanea, etnico/popolare e acrobalance. Sungani in ambito etnico sperimenta nuovi linguaggi.
Mvula Sungani Inizia a coreografare nel 1992 e nel 1998 fonda la sua compagnia con la quale sperimenta una innovativa Physical Dance. Firma coreografie per il Balletto del Teatro alla Scala di Milano e per Roberto Bolle, Emanuela Bianchini, Isabelle Ciaravola, Alessio Carbone, Raffaele Paganini e Giuseppe Picone. Le sue opere vengono rappresentate in teatri quali il Teatro la Fenice di Venezia, il Teatro Antico di Taormina, il Gasteig di Monaco di Baviera e il Teatro Casinò di Parigi.
Danza
ODYSSEY BALLET
Un'odissea medierranea?
Visto il
20-05-2016
al
Cajka - Teatro d'Avanguardia Popolare
di Modena
(MO)