Cambio di rotta per Gianluca Guidi che, dopo venticinque anni di palcoscenico si cimenta per la prima volta in un innovativo one man show in cui rende omaggio all’autore che conosce meglio: Oscar Wilde.
Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde (questo il nome completo del letterato irlandese) nasce nel 1854 a Dublino, secondo di tre fratelli. Ha lasciato un’impronta indelebile nello stile della sua epoca, stravolgendo i canoni del perbenismo della Londra vittoriana.
Gianluca Guidi, in questo spettacolo, il cui adattamento è firmato da Masolino d’Amico, non si concentra tanto sul letterato, quanto sul dandy, cosmopolita e amante del bello. Il Wilde di Guidi racconta di sé e dei suoi viaggi, ma soprattutto di quello che – i londinesi in particolare dicono di lui. La sua narrazione scorre su appropriate musiche affidate a Germano Mazzocchetti, che rendono questo Oscar un potenziale intrattenitore, che canta filastrocche e saltella sul palcoscenico. Le gradevoli proiezioni video di Marco Schiavoni (tra queste anche la favola Il gigante egoista, realizzata con disegni di bambini) scandiscono le tappe della vita dell’esteta irlandese.
Il Wilde privato non è centrale in questo spettacolo, ma le vicende più “clamorose” non possono essere messe da parte; ecco allora una toccante scena che ripercorre il processo per sodomia che Oscar è stato costretto a subire (l’accusa è rappresentata dalla tagliente e inquisitoria voce fuori campo di Massimo Popolizio, regista dello spettacolo), a seguito del quale trascorre due anni di carcere e di lavori forzati. E si ha la percezione di un uomo che i libri scolastici non ti hanno mai fatto conoscere…
OSCAR!
Oscar, autentico dandy, viaggiatore…ed entertainer
Visto il
13-01-2015
al
Alfieri
di Asti
(AT)
Oscar!