Arriva finalmente a Torino, per la stagione dello Stabile cittadino, l’Otello firmato da Nanni Garella, una co-produzione Arena del Sole/Teatro Stabile di Bologna insieme con il 63° Festival Shakespeare dell’Estate Teatrale Veronese. Un’edizione che fin dal periodo dell’allestimento, fino al debutto estivo, ha dovuto affrontare numerose traversie -con numerosi avvicendamenti per il ruolo del protagonista – che poco hanno a che vedere con le classiche incomprensioni tra artisti che, a volte, possono capitare.
Sul palco del Teatro Carignano nel ruolo del Moro di Venezia c’è Massimo Dapporto, che incarna un Otello non tanto pazzo di gelosia, bensì un uomo rozzo e ammaliato dal candore della sua sposa che – dal momento in cui Iago instilla in lui il sospetto del tradimento – pare distaccarsi dalla realtà degli eventi pur mostrando chiaramente un cuore di pietra.
Accanto a lui Maurizio Donadoni nel ruolo dell’attendente Iago, non si risparmia è quasi sempre in scena e disvela passo passo - non come proprie riflessioni, ma conscio di essere di fronte a un pubblico – i propri propositi di vendetta: un ottima prova di attore.
Lucia Lavia è una Desdemona devota al suo uomo e priva di colpa; candide come le sue vesti sono la sua presenza scenica, il suo approccio al proprio personaggio e l’interazione con tutti gli altri (validissimi) attori.
La scena di Antonio Fiorentino – un telo bianco con la luna proiettata sullo sfondo – rende la vicenda slegata da un contesto/confine temporale. Lo spazio nel quale si svolge ‘azione è quello aperto di una spiaggia: si sentono infatti le onde del mare (calmo e in tempesta) e i gabbiani che accompagnano lo scorrere di un tempo non così precisamente scandito.
Costumi ricercati e rifiniti con cura e un linguaggio molto attuale e colorito sono altri elementi che fanno concentrare l’attenzione del pubblico sui personaggi e non sui valori e disvalori di cui si fanno portatori. E il carattere della tragedia viene quasi a perdersi, tanto che qualche spettatore è quasi convinto di aver assistito a un’opera tragica trasformata in commedia.
Prosa
OTELLO
Otello, tra passioni e vendetta
Visto il
10-04-2012
al
Carignano
di Torino
(TO)