Prosa
PATER FAMILIAS. DENTRO LE MURA

Il labirinto senza uscite di sicurezza

Il labirinto senza uscite di sicurezza

Domenica 21 ottobre al Teatro Mattarello di Arzignano si è ufficialmente aperta la terza edizione della rassegna di teatro contemporaneo By Pass firmata TrendEventi e associazione Espressione Giovani.
Sul palco per il primo appuntamento, la compagnia ligure Kronoteatro con lo spettacolo “Pater Familias_dentro le mura”.

La drammaturgia originale di Fiammetta Carena mette in scena un mondo violento, privo di redenzione, dove vengono negati anche i rapporti più intimi, quelli di sangue, quelli tra padre e figlio. Il concetto del rispetto dovuto al padre insito nel titolo dell’opera ormai è solo un ricordo di tempi lontani, talmente lontani che potrebbero sembrare solo leggende o miti di una società antica. 

Tommaso Bianco, Alberto Costa, Vittorio Gerosa, Alex Nesti, Nicolò Puppo e Maurizio Sguotti –quest’ultimo firma anche la regia - sono gli interpreti di questa messa in scena che non risparmia al pubblico nulla. Violenza nelle parole, nelle luci, nei cambi scena, nei rumori, nella musica, portano al limite uno scontro generazionale: il padre abituato a lavorare con le mani si scontra con il figlio abituato ad usare le mani per picchiare.

Ci si interroga sul motivo di diversità e incomprensioni così profonde ed anche sulla responsabilità dei padri verso i figli. Le risposte a queste domande si possono rintracciare nel mito, quello che il padre ricorda, del Minotauro, figura mitologica, metà uomo e metà toro che abitava nel labirinto del palazzo di Cnosso e si nutriva di carne umana.

Il mito torna in mente al padre come ancora di salvezza. Finché il leggendario filo rosso non viene spezzato il legame può dirsi ancora esistente, esiste ancora la possibilità di ritrovare la strada, ma una volta spezzato quel sottile legame, giunge la fine, come per chi si perdeva nel labirinto.

Il terzo protagonista è il “branco”, composto dagli amici del figlio, tutti uguali nel loro modo di parlare, di vestire, di pensare.
Il branco è agitato, si muove a ritmo di musica elettronica, si muove al buio, di notte, più tardi del tardi. È generazione persa, senza ideali, senza rimorsi, senza morale che passa il tempo in posti, a fare cose come picchiarsi o violentare o addirittura ammazzare.

Il figlio è come loro. Non fa niente, incattivito dalla vita, aggressivo, è privo di moralità, come gli altri. È stato completamente assorbito dall’ideologia del branco tanto che anche nell’unico momento in cui potrebbe redimersi decide di non farlo: cerca dal padre conforto dopo un’aggressione, sembra pentirsi, ma la distanza, visivamente sancita da un tavolo, è tale da essere invalicabile ed è costantemente sottolineata dalla scenografia che continua ad esser spostata ricreando spazi: un ring, il labirinto, interni domestici, lastre che diventano tavoli, specchi, gabbie.

Ma chi è realmente il mostro? Il padre che indossa la maschera da toro o il figlio? Ed è possibile allontanarsi dal labirinto? Trovare la via di fuga?

Il mito del labirinto racconta anche della fuga di Dedalo e Icaro, padre e figlio, che con ali di cera trovarono la salvezza, uscirono dai muri, dal buio, dal freddo. Il figlio però, preso dall’estasi del volo, sfidò la sorte e si diresse verso il sole, bruciando e precipitando.
La tensione verso l’irraggiungibile del mito antico, oggi si rispecchia nel nulla.

E la resa dei conti arriva, ingiusta e violenta, il branco agisce e il figlio violenta, umilia e uccide il padre/toro. 

Pater familias_dentro le mura risulta nel complesso uno spettacolo ben orchestrato, con un buon gioco di squadra da parte degli attori che, grazie ad un serrato ritmo delle batture, creano una sorta di voce unica del branco.
Il testo è ricco di spunti e di tematiche forti, manca forse però una reale crisi dei personaggi: nascono e restano bloccati nelle posizioni iniziali senza avere un vero sviluppo psicologico. Ciò che evolve è il grado di violenza e abiezione del branco che a tratti ricorda un altro celebre branco, quello dei Drughi del film Arancia Meccanica di Stanley Kubrick.

Il prossimo evento al Teatro Mattarello è previsto per domenica 4 novembre alle ore 21:15 e vedrà protagonisti Chiara Taviani e Carlo Massari con lo spettacolo “Corpo & Cultura”,  premio speciale By Pass in Crash Test Festival 2012.

Visto il 21-10-2012
al Mattarello di Arzignano (VI)