Prosa
PSICOSI DELLE 4 E 48

Psicosi delle 4.48

Psicosi delle 4.48

Dell’edizione Pagliaro-Esedra di «Psicosi 4.48», molti elementi sono stati sottolineati. La scelta del testo, sempre più frequente quest’anno, la durata (settantacinque minuti per un testo generalmente più sintetico nella messa in scena), lo specchio, già presente nella prima edizione londinese del 2001.


Incentrato sul lavoro dell’attrice, la messinscena propone una parabola leggibile attraverso il crescendo del lavoro fisico della protagonista. Inizialmente un lavoro sul limite: prima ferma sul letto, Micaela Esedra, propone una gestualità bloccata che si amplifica gradualmente, dalla posizione seduta fino al recupero degli arti inferiori, fino alla liberazione completa quando, scendendo dal letto, attraverso una sequenza di movimenti di rifiuto a produrre il climax da pre-finale, la protagonista rende il corpo all’immagine dolorosa che la regia crea.


La scansione ritmica e l’attenzione alla drammaticità dell’esperienza descritta dalla Kane, mantengono il testo dentro la dinamica del dolore individuale, temperata da un’ironia che rimane comunque parte di un vissuto personale, biografico.
 

Visto il 16-01-2011
al Delle Moline di Bologna (BO)