Danza
PUZZLE

Il "Puzzle" surreale dei Kataklò al Leonardo

Il "Puzzle" surreale dei Kataklò al Leonardo

Corpi che si muovono all’interno di stoffe elasticizzate che stupiscono l’occhio dello spettatore creando forme improbabili, personaggi che si librano nell’aria appesi ad una corda, come uccelli che spiccano il volo senza mostrare alcuno sforzo, come se l’assenza di gravità impedisse i corpi a cadere al suolo, figure femminili avvolte da stoffe che appaiono sospese nel vuoto come  una farfalla che esce dalla sua crisalide.

Tutto questo è “Puzzle”, lo spettacolo in scena al Teatro Leonardo da Vinci di Milano fino al prossimo 18 marzo da Kataklò Athletic Dance Theatre, la compagnia di physical theatre più apprezzata e conosciuta della scena italiana, che con questa nuova produzione firmata da Giulia Staccioli con la supervisione artistica di Jessica Gandini, festeggia così i suoi quindici anni di attività.

Un collage di immagini oniriche oppure di quadri ironici e gioiosi che strizzano l’occhio a quanto ci succede nella vita di tutti i giorni.  Lo sforzo fisico, la fatica per ottener dei risultati, l’amore, l’esibizione nello sport come nella danza, che porta gli atleti così come i danzatori a sfidare se stessi e il pubblico, mostrando evoluzioni e acrobazie non sempre possibili nella vita reale.

E così come la vita è fatta di tanti frammenti che mettiamo insieme per raggiungere i nostri obiettivi e i nostri sogni, così i frammenti del puzzle creato da Kataklò, propongono agli spettatori una rapida successione di pezzetti di scene quotidiane e non,  cambi di situazioni, di personaggi, di costumi e di luci che ci trasportano in un mondo surreale in cui la fantasia gioca continuamente con la realtà, creando una alchimia perfetta tra mimica, atletismo acrobatico, danza, suoni, musica e colori.


Tutto merito di Giulia Staccioli che dal tappeto olimpico è passata al palcoscenico e dopo essere stata campionessa di ginnastica è passata allo studio della danza classica e moderna ed è riuscita a comunicare questa sua grande passione ad altri grandi atleti i quali dall’attività sportiva agonistica sono passati alla danza e insieme a loro è riuscita a creare una nuova forma di linguaggio corporeo internazionalmente definito come “phisical  theatre”.
E non solo Giulia Staccioli ha espresso al massimo la sua creatività attraverso produzioni originali che sono state rappresentate in tutto il mondo da “Indisciplines” del 1996 fino ad arrivare all’ultimo “Loves Machines” del 2010, ma per festeggiare questi quindici anni di lavoro ha voluto dare spazio anche ai suoi atleti ballerini i quali sono diventati per questa occasione, dei “danzatori”, creando loro stessi delle coreografie per questo spettacolo.


Tra le coreografie storiche come  per esempio  quella dei ciclisti, in cui i due interpreti maschili rendono omaggio ai grandi campioni di questa disciplina sportiva, compiendo  difficilissime acrobazie durante le quali danzano a testa in giù e gambe per aria reggendosi con una mano sul sellino della bici oppure su un manubrio. Oppure quella in cui tre creature misteriose compiono sinuose evoluzioni con i piedi imprigionati negli scarponi da sci, simili a dei delfini natanti o a creature extraterresti arrivate d’improvviso.


Sicuramente da citare anche la più moderna coreografia basata sul celebre pezzo di Lou Reed “Walk on the wild side”, nella quale tre giovani , due uomini e una donna, si incontrano su una panchina e danno vita ad un intreccio amoroso in cui i movimenti in piedi e a terra, che a tratti ricordano anche quelli della break dance, e gli scambi attraverso le prese danno come risultato una fresca e poetica coreografia di forte suggestione.
I componenti della compagnia di Kataklò, ovvero Maria Agatiello, Elisa Bazzocchi, Riccardo Calia, Eleonora Di Vita, Silvia Proietto, Marco Ticli e Marco Zanotti, sono tutti molto bravi e sembrano veramente aver trovato la  ricetta giusta per unire la ginnastica, la forza e la preparazione atletica, con la danza vera e propria.ottenendo una fluidità di movimento e una espressività artistica di alto livello.

Al Teatro Leonardo Da Vinci via Ampère 1 fino al 18 marzo, feriali ore 20.45, domenica ore 16, lunedì riposo


Visto il 06-03-2012
al MTM - Leonardo di Milano (MI)