Prosa
QUATTRO

L’angosciante delitto che isp…

L’angosciante delitto che isp…
L’angosciante delitto che ispira questo lavoro viene prefigurato nel testo quale punto di approdo di quattro destini umani, prestabiliti alla drammatica confluenza come personaggi guidati dal fato euripideo. Gli autori scelgono un linguaggio espressivo diretto, narrativo, poco incline alla mediazione simbolica; quasi un allucinato documentario il cui montaggio si sforza di mettere in rilievo la linearità delle quattro storie che si muovono verso l’epilogo atteso. Se si eccettua la scenografia di Roberto Crea, che avvolge la scena d’inquietante suggestione, il filo drammaturgico si svolge dunque con propositi di chiara leggibilità, e in questo senso anche la regia di Paolo Zuccari aggiunge coerenza al testo: i personaggi sono abbastanza tipizzati, nell’espressione, nei gesti, nella lingua, nella dizione, perché l’intreccio della polifonia narrativa risulti sempre nitido. La tragedia si compie, annunciato paradigma di un degrado morale abissale, irrevocabile. Viene rappresentato il dolore, come in un fotogramma televisivo, senza alcuna deflessione estetica. La speranza, sembrano indicare gli autori, è una memoria consapevole che riesca a mantenere alte le soglie critiche della coscienza. Teatro Nuovo - Napoli, 7 novembre 2006
Visto il
al Nuovo di Napoli (NA)