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QUESTA IMMENSA NOTTE

Amara libertà

Amara libertà

Il Teatro Aurora di Marghera ha inaugurato giovedì 24 Novembre la Stagione di Teatro Contemporaneo 2011-2012 con la compagnia genovese Teatro Cargo che ha presentato in prima regionale l’intenso spettacolo Questa immensa notte, traduzione del testo This wide night dell’inglese Chloë Moss vincitrice nel 2009 del prestigioso premio ‘Susan Smith Blackburn’.

Firma lo spettacolo la regista Laura Sicignano che, con sensibilità e attenzione, ha saputo trattare una storia amara, di negazione e tentativi di riscatto.
In scena due donne, Loredana (Orietta Notari) e Marie (Raffaella Tagliabue); potrebbero essere madre e figlia oppure semplicemente due amiche, si riveleranno essere, invece, molto di più, indissolubilmente legate da un’esperienza che le ha rese simili tra loro ma diverse dagli altri, fragili ed affamate di vita: condividere una cella di un carcere per anni le ha marchiate, hanno paura e cercano ora rifugio dietro alcol, fumo, farmaci o imprecazioni. E tutto per non pensare, per manifestare un’insofferenza verso un mondo “fuori” che vive un tempo diverso; sembrano ancora incastrate nel tempo “dentro” del carcere che hanno per anni condiviso.

Sono alla ricerca di una libertà che non hanno neppure idea di cosa sia e si ritrovano a vivere, ancora una volta, insieme, la notte, in uno squallido monolocale di periferia che sembra un cella.

Sono due donne sole, costrette ad affrontare una vita che le rifiuta.
Il ritorno in società è difficile, passa attraverso aiuti imposti come gli assistenti sociali.
Le cose più semplici diventano piccole conquiste, i rapporti innaturali come l’amore, l’amicizia, i figli, il cibo, il lavoro, i soldi, la fede...è così che Loredana, ad esempio, non crede in Dio ma dorme con la Bibbia sotto al cuscino perché le piace tenerla lì oppure Marie ha paura dei fast food perché sono posti dove si trovano sempre “vecchiette con mani incartapecorite come zampe di passeri che mangiano un hamburger da sole”.

Il tornare alla vita attraverso il reinserimento in una società che non hanno vissuto e che le ha emarginate così a lungo, le porta continuamente a porsi la domanda di cosa sia realmente la libertà;
libertà che, a volte, si manifesta in un turbinio di sentimenti amplificati che si rivelano presto prodromi di nuovi fallimenti, crolli fisici e psicologici.

Piove su queste due donne e la pioggia è un’alternativa al silenzio, feroce, a cui ci vuole tempo per abituarsi .
Fuori dalla finestra restano le vite degli altri, dentro le loro.

Uno spettacolo di qualità, tutto al femminile; la regista ha saputo mettere in evidenza dinamiche psicologiche complesse, le bravissime attrici hanno raggiunto una carica di emotività, intimità e immedesimazione tali da riuscire a convincere il numeroso pubblico presente in sala.

La serata all’Aurora è stata resa ancora più efficace grazie alla collaborazione dei ragazzi della classe 3A dell’Istituto Vendramin Corner di Venezia che hanno aderito al progetto ideato dall’associazione Questa Nave ADOTTA UNO SPETTACOLO, attività all’interno del programma “Esperienze” di Giovani a Teatro di quest’anno (https://www.teatro.org/rubriche/eventi-veneto/essere_umani_teatro_anti_crisi_30025): ventiquattro ragazzi hanno così sperimentato e potuto conoscere i meccanismi dell’organizzazione e gestione di uno spettacolo teatrale.

Visto il 24-11-2011
al Aurora di Venezia (VE)