Danza
RHYTH.MIX

Tecnica ed effetti speciali trasportano nel sogno

Tecnica ed effetti speciali trasportano nel sogno
Giochi di luce, effetti speciali, geometrie assolute e sincronismi perfetti. In una parola lo spettacolo. Acrobazia e flessuosità si fondono all’unisono in Rhyth.mix con il supporto della tecnologia per combinare insieme femminilità, energia, ritmo in un progetto originale e coraggioso, come gli stessi autori lo definiscono, che entusiasma la platea. Da un’idea di Antonio Gnecchi Ruscone, per le coreografie di Barbara Cardinetti, otto atlete della Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica alternano esibizioni collettive e assoli che sfiorano la perfezione. Non si tratta solo di tecnica. A rendere l’atmosfera affascinante è l’ottima combinazione tra le illusioni ottiche create da sapienti fasci di luce e i costumi dai colori sgargianti che si animano in alcuni momenti arrivando a fondersi con la scenografia seguendo il ritmo musicale. La consulenza tecnica è di Emanuela Maccarani coadiuvata da Gianni Melis, storico direttore tecnico dei Momix. Protagonisti accanto alle atlete, gli oggetti. Clavette, funi, palle, danzano sul palco. Se i nastri si muovono disegnando ampie linee circolari, ecco quadrati e rettangoli spezzati sullo sfondo per creare l’esatto contrasto in cui volteggiano i corpi delle protagoniste. C’è spazio anche per il sorriso e l’ilarità. I più indisciplinati sono i cerchi. Reali o finti perché proiettati dalla tecnologia, spesso sfuggono ruotando in un senso o nell’altro, a diverse velocità, facendo indispettire le ragazze che sembrano rincorrerli invano. Eh sì, c’è davvero anche tanta abilità da parte delle atlete, capacità tecniche che spiccano proprio nella gestione della realtà e della finzione. Il finale è di danza pura. Lustrini, paillettes, piccole meteore sullo sfondo. Per trasportare in un’ora di sogno.
Visto il 16-12-2009
al Politeama Genovese di Genova (GE)