Intercetta un target ampio di pubblico Malika Ayane in occasione di questo suo concerto cremonese, inserito all’interno del Ricreazione Tour 2012, per una serata sponsorizzata dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Cremona in associazione con l’Avis, tutta dedicata alla sensibilizzazione sul tema della donazione del sangue. Il teatro vede la presenza di giovani e meno giovani, in una mescolanza pressoché omogenea, tutti tesi all’ascolto della voce pastosa, vellutata, un po’ roca che da sempre caratterizza le interpretazioni dell’artista italo-marocchina, la quale si presenta puntuale in scena indossando una semplice giacca nera sopra ad un abito a righe bianche e nere alternate.
Il brano di inizio è Come le foglie, cantato un po’ in sordina col solo accompagnamento del pianoforte e con qualche leggero problema di intonazione. Tutta la prima parte dello spettacolo in ogni caso non riesce a riscaldare particolarmente il pubblico, nonostante la cantante proponga, oltre a due cover, ben otto titoli del suo repertorio tra i quali spiccano brani famosi come Controvento e Tre cose, eseguiti con professionalità e maestria, utilizzando una notevole capacità vocale, ricca di colori, sfumature, solidissima in acuto, con qualche leggera sbiancatura solo nelle tonalità più gravi. Ad accompagnarla, all’interno di una scenografia molto semplice illuminata da luci tendenti spesso ai toni del rosso o del blu, una band che vede Leif Searcy alla batteria, Marco Mariniello al basso, Stefano Brandoni alla chitarra, Carlo Gaudiello al pianoforte, Giulia Monti al violoncello, unitamente ad una sezione di fiati e una di archi.
La serata comincia a decollare decisamente solo nella seconda parte del concerto che riprende dopo un breve intervallo. Malika riappare vestita dapprima in vestaglia, poi con un ampio abito scuro di tulle e organza, seduta ad un tavolino da trucco di quelli caratteristici dei camerini dei teatri. L’atmosfera è intima e il pubblico comincia lentamente a scaldarsi sempre più, man mano che le canzoni si susseguono, passando da Il tempo non inganna a Glamour, brano regalato da Paolo Conte, per giungere poi a Feeling better. Quando verso il termine l’artista dal palcoscenico finisce per dirigere e coordinare una versione karaoke a cori alternati de La prima cosa bella il teatro nella sua interezza partecipa con calore e si manifesta entusiasta, travolto da un clima di festa generalizzato.
La Ayane si presenta al pubblico in modo piuttosto semplice, è disinvolta, a tratti ironica, evidenzia una forte volontà di instaurare con la sala un rapporto empatico. Particolarmente interessanti sono i brani provenienti dall’ultimo album Ricreazione, da cui appunto il tour trae origine e titolo, quasi a sottolineare un desiderio di creazione nel divertimento: si tratta di canzoni composte non solo da autori noti, ma anche da giovani come Alessandro Raina degli Amor Fou che ha scritto il singolo di successo Tre cose, Romeus che ha composto Il tempo non inganna e The Niro che ha scritto Medusa.