Robin Hood di Beppe Dati
Manuel Frattini è Robin Hood
Valeria Monetti è Marianna
Simone Sibillano è Guyo
Mimma Lovoi è Tata
Nicolas Tenerani è Fra' Tuck
Marco Manca è Re Giovanni
Diego Casalis è Little John
Chiara Scipione è Nuvola
Regia di Christian Ginepro
Spettatori di tutte le età e tutti allegri e contenti questa sera all’uscita dal teatro Pirandello di Agrigento: il musical Robin Hood di Beppe Dati è stato un gran bel spettacolo. C’è stata un’ulteriore conferma, dopo i successi di Pinocchio e di Peeter Pan, per Manuel Frattini, per colui che si può ormai considerare un cavallo di razza del musical italiano.
E qualcosa del Peeter Pan sulla scena c’è rimasta, addosso a questo Robin Hood da cartoon: la vivacità, l’allegria, la voglia di avventura, l’umana semplicità della favola… i sogni. Abbiamo anche intravisto la figura di Campanellino, sotto le vesti del personaggio di Nuvola, l’unico protagonista a non figurare nella leggenda dell’arciere che rubava ai ricchi per dare ai poveri.
E’ inutile stare a raccontare la storia dell’arciere di Sherwood, tutti la conosciamo. E’ più doveroso menzionare la grande simpatia e la bravura di Simone Sibillano/Guyo, di Mimma Lovoi/laTata, di Nicolas Tenerani/Fra' Tuck, di Marco Manca/ Re Giovanni, di Diego Casalis/Little John e di Chiara Scipione/Nuvola: giovani dalle voci incantevoli, bravissimi a danzare le coreografie di Fabrizio Angelini, a muoversi nelle sontuose scenografie di Aldo De Lorenzo, a recitare i ritmi e i toni spensierati dettati da Christian Ginepro.
Beppe Dati ha aggiunto qualcosa, a parte Nuvola che ci rappresenta la coscienza o l’anima che dir si voglia: ha suscitato in ognuno di noi la voglia… di cercare l’eroe, ci ha fatto sentire il bisogno di avere qualche eroe in questa società che riporta molto spesso, troppo spesso le gesta dei modelli negativi. Canzoni come ‘Ci vorrebbero eroi’ (Sotto cesare o sotto i monarchi cristiani/Qua non cambia mai niente per noi nati a perdere/Non ci serve l’astuzia di questi buffoni/Ci sarebbe bisogno di eroi per riscrivere/una storia...) o come ‘I poveri’ (Chiedono ad ogni angolo/Un po’ di carità/Ma i ricchi ormai non li vedono/Avidi di avidità/ Sparsi nel mondo soffrono/La fame di ogni secolo/Angeli inconsolabili... ) ti fanno sentire qualcosa dentro che non può definirsi altro che emozione. Ma è un attimo: l’allegria, la musica vibrante, una giga irlandese ti riporta nella favola e nella leggenda, nell’impresa di Robin Hood per sconfiggere il cattivo re usurpatore, per strappare dalle grinfie dell’infido sceriffo Guyo (che voce quella di Simone Sibillano!) l’amata Marianna e per poter infine duettare con lei parole d’amore fra le foglie del bosco e la libertà.
Può non piacere il musical, si possono non apprezzare le recitazioni che non siano ‘sofferte’, si può volgere la mente a mostri sacri della musica italiana ma…
Questo Robin Hood di Beppe Dati e di Manuel Frattini è una rappresntazione da vedere e da 'sentire', è uno spettacolo che diverte, che convince, in certi momenti addirittura entusiasma; è uno show che conquista i sensi dello spettatore.
Soprattutto è uno spettacolo per un pubblico, come si suol dire, dagli otto agli ottanta anni.
Visto il
04-02-2010
al
Pirandello
di Agrigento
(AG)