Musical e varietà
ROBOT06- TIM HECKER

ROBOT festival 06: Tim Hecker

ROBOT festival 06: Tim Hecker

La sesta edizione del Robot festival, evento multimediale dedicato alle arti digitali visive e sonore, si è aperta con una serata all’insegna delle sonorità elettroniche più sperimentali e meno orientate ai ritmi, con i concerti di Starfuckers e Tim Hecker.

Gli Starfuckers, un progetto italiano che da oltre  20 anni esplora i territori di confine tra noise, avanguardia iconoclasta e rock e che, dopo un temporaneo periodo di inattività, si è avvicinato ad ambientazioni elettroniche industriali, ha offerto un set distillato e ipnotico fatto di suoni distorti, ritmi dub e atmosfere dark ambient molto suggestivo, anche se a tratti un po’ ripetitivo.

Tim Hecker è uno dei maestri riconosciuti della sperimentazione elettronica contemporanea, attraverso una attenta ricerca di un suono intenso ed incisivo, ma al tempo stesso morbido e avvolgente: il suo tratto è caratterizzato da una  stratificazione progressiva delle tracce elettroniche che creano una struttura complessa e in lenta  trasformazione, per una musica astratta  dalle melodie impalpabili e destrutturate che ne fanno una impronta molto originale  e riconoscibile. Al dì là delle semplici sonorità ambient. Nelle ultime produzioni  il suo approccio alla musica si è arricchito ulteriormente con l’aggiunta di strumenti acustici, come pianoforte e fiati, sempre manipolati digitalmente, offrendo suoni più essenziali e lineari.
Hecker  ha concluso la prima serata di Robot festival con un set anche troppo breve fatto di quelle atmosfere dense di suoni che hanno sempre caratterizzato le sue opere, alternando momenti di pieno sonoro a pause sottilmente delicate: in una scenografia volutamente nuda e buia, senza video o immagini distraenti,  Hecker ha creato un “mare” sonoro avvolgente e caldo in cui lasciarsi completamente abbandonare, in una dimensione onirica e ipnotica evocativa di immagini e colori, da ascoltare ad occhi chiusi, e chi si è lasciato andare in una trance meditativa è stato trascinato in un vero e proprio viaggio psichedelico orientato verso gli spazi più profondi della mente. Come al solito Tim Hecker non  ha deluso i più attenti fruitori della sua arte digitale e ogni sua performance dal vivo regala sempre nuove suggestioni.

Visto il 02-10-2013
al Palazzo Re Enzo di Bologna (BO)