Luci, colori, ritmi, sentimenti, tutte le sfaccettature di un sud pieno di attrattive e di sofferenza, di entusiasmo e gioia di vivere diventano per una volta protagonisti della scena italiana in questo nuovo tour di Fiorella Mannoia, dove la classe e l’eleganza di una delle cantautrici simbolo del panorama musicale nazionale rimangono la costante e il tratto distintivo di una carriera costellata di successi.
Ad accompagnare la protagonista in questo viaggio dell’anima un folto gruppo di straordinari musicisti, molti dei quali stranieri, tra cui spiccano per abilità vocali il corista Natty Fred e il percussionista/cantante Arnaldo Vacca. Sullo sfondo, dietro gli strumentisti, un velatino traforato sul quale vengono proiettate via via immagini di sguardi, di mani, di volti, alternati a motivi pittorici tribali dai colori sfolgoranti. Ottime le luci, ben calibrate e viranti verso le tonalità del viola nei momenti più riflessivi.
Nel repertorio alcuni dei grandi classici che hanno reso celebre Fiorella Mannoia come I treni a vapore, Sally, I dubbi dell’amore, L’amore si odia, Oh, che sarà, Quello che le donne non dicono, I cieli d’Irlanda, ma anche, e soprattutto molti brani del nuovo album intitolato appunto Sud. Si comincia da Io non ho paura e Se il diluvio scende per poi passare a canzoni come Dal tuo sentire al mio pensare o Se solo mi guardassi che mettono ben in luce l’irrigidimento e l’imbarbarimento del cuore delle società occidentali nei confronti del problema delle migrazioni. Tutto il concerto è dedicato alla figura di Thomas Sakara, presidente del Burkina Faso, martire della libertà, alla cui memoria si ispira il brano Quando l’angelo vola, eseguito con la splendida coreografia di un corpo di ballo proveniente dal Brasile, frutto tangibile del successo ottenuto dal progetto Axè, del quale la Mannoia è testimonial, ideato dal fiorentino Cesare de Florio allo scopo di recuperare alla vita, attraverso l’arte e la musica, giovani emarginati. Sempre in nome di una cultura che valorizzi maggiormente le diversità vengono eseguiti anche Convivere e Mio fratello che guardi il mondo oppure Luce e In viaggio, i cui titoli già di per sé sono significativi.
Una Mannoia dunque in gran forma, interprete raffinata, sempre elegante, sia che indossi l’abito lungo grigio dell’inizio, sia che si presenti in jeans e scarpe da ginnastica come al termine della performance. La voce è quella di sempre, calda, avvolgente, l’intonazione è impeccabile, senza cedimenti per tutta la durata del concerto. La presenza sul palco di Frankie HI-NRG con il quale la cantautrice esegue la famosissima Quelli che benpensano, critica graffiante di certo perbenismo, e Non è un film, pezzo che ha ottenuto il premio di Amnesty International, ci permette di godere anche di una versione rap più scatenata della rossa romana che, al termine dello spettacolo, si avventura in platea per ballare col suo pubblico, il quale, entusiasta come sempre, si fa volentieri coinvolgere.