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TEATRI DEL TEMPO PRESENTE DIECI PROGETTI PER LA NUOVA CREATIVITà

Sei gradi Spettacolo attes…

Sei gradi

Spettacolo attes…
Sei gradi Spettacolo atteso e già conosciuto, non solo per essere stato già presentato alla piazza romana ma per l'eco di consensi che ha ottenuto ad ogni sua rappresentazione, Seigradi l'ultima fatica del progetto di ricerca sull'Apocalisse del gruppo romano Santasangre ha concluso la rassegna Teatri del tempo presente dell'Eti. Molto già si è detto sulle implicazioni e sui riferimenti culturali di questo spettacolo, anche su questo sito. Stavolta piuttosto che riflettere ancora sul sostrato di collegamenti culturali (l'acqua come elemento primordiale, la fisica aristotelica cui esplicitamente il gruppo romano si è rifatto per le 4 parti di questo spettacolo totale) vorremmo soffermarci sulla sua realizzazione e sull'impiego di alcune tecniche. L'idea dello spettacolo è quello di collegare il suono (inteso sia come rumore che come voce umana) e la musica ad una matrice visiva che si traduce in alcuni pattern grafici proiettati su di uno schermo (in retroproiezione) davanti al quale danza la performer. Per la complessa colonna sonora si fa un discreto ma continuo uso della della stereofonia e dell'olofonia: i suoni giungono anche da dietro lo spettatore e non perché sono state dislocate anche dietro delle casse ma grazie a un effetto ottenibile con qualunque impianto stereo (sistema presto dimenticato nell'orgia digitale del dolby che dispiega tante casse quanti sono i punti dai quali vogliamo che il suono provenga (a quando una cassa sul soffitto?). Sulla performer un proiettore frontale proietta delle immagini olografiche (3d) che forniscono di volta in volta alla danzatrice delle ali da libellula (che si spostano appena lei torce il busto) ora altre ...escrescenze con l'ausilio di un costume che le dà la forma di insetto (l'addome) mentre grazie a un applicativo posto sulla nuca riesce a far comparire una testa d'insetto (con l'ausilio di ulteriori proiezioni). In alcuni momenti l'immagine proiettata sulla danzatrice è talmente viva da obliterarne la figura con un effetto semplice ed efficace. Chiaro il percorso illustrato dallo spettacolo dalla singola particella alla bolla d'acqua che cresce ed esplode per poi tracimare e diventare pozza primordiale dalla quale emergono delle forme di vita fino ad arrivare a una sorta di esplosione atomica che tutto cancella. A noi piace sottolineare come, a differenza di altri spettacoli di visione presentati in rassegna, Seigradi comunica con lo spettatore non solo a livello culturale, ma a livello cognitivo, inconscio, emotivo, rimandando a dopo la visione, la razionalizzazione o, se preferite, la decifrazione dei messaggi impliciti (come abbiamo personalmente sentito fare a un gruppo entusiasta di spettatori all'uscita del teatro). Seigradi emoziona perché funziona come istallazione d'arte, come spettacolo, come momento comunicativo totale tra l'istanza creativa e il pubblico e dimostra che un teatro di visione che non sia incentrato su se stessi, in una narcisistica e algida autoreferenzialità, può esistere. La prova migliore la sala gremita. Perché l'arte non si improvvisa e, soprattutto, non si è artisti perché "si fa arte" si fa arte quando si ha qualcosa da dire. E Santasangre hanno un'intera enciclopedia di cose da comunicare. Seigradi concerto per voce e musiche sintetiche ideazione Diana Arbib, Luca Brinchi Maria Carmela Milano Dario Salvagnini, Pasquale Tricoci Roberta Zanardo elaborazione video dal vivo Diana Arbib, Luca Brinchi Pasquale Tricoci partitura sonora ed elaborazione dal vivo Dario Salvagnini corpo e voce Roberta Zanardo produzione Santasangre 2008 Romaeuropa Festival 2008/ Romaeuropa Promozione Danza, Sistema Teatro Marche/Inteatro con il contributo di Città di Ebla con il sostegno di AgoràKajSkenè Aksé Crono 2008 residenze creative L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, OperaEstate Festival Veneto/La conigliera - ANAGOOR, Drodesera>centrale Fies Roma, teatro Valle visto il 30 maggio 2009
Visto il
al Valle Occupato di Roma (RM)