Classica
TOSCA E ROMA SINFONIETTA. OMAGGIO A ENNIO MORRICONE

Tosca e Roma Sinfonietta: al Ravenna Festival 2021 un bellissimo omaggio ad Ennio Morricone

Omaggio a Ennio Morricone
Omaggio a Ennio Morricone © Zani Casadio

Tre serate consecutive, tre concerti a Villafranca di Verona, a Lugo, alla Reggia di Carditello per ricordare Ennio Morricone ad un anno dalla sua scomparsa. 

A rendergli omaggio, con una splendida carrellata di alcune delle sue immortali composizioni, sul palco troviamo la Roma Sinfonietta, l'orchestra che Morricone scelse per molte incisioni, e per alcune tournées nel mondo, e la voce di Tiziana Tosca Donati – in arte Tosca - eclettica cantante ed attrice che con lui ebbe una relazione artistica e di reciproca stima risalente ai tempi in cui essa lavorava come giovanissima vocalist negli studi di registrazione romani. Tanto che il maestro le affidò una bellissima melodia senza parole – i versi li scrisse poi Lucio Dalla – scartata dalla produzione della serie TV La piovra, che divenne la struggente Di più, inserita nell'album Incontri e passaggi del 1997. Premio Tenco 1997, per inciso.

Tosca

Fra Morricone e Dulce Pontes

La traccia del concerto cui abbiamo avuto la fortuna di assistere, è in buona porte riconducibile ai sound tracks dell'album Focus realizzato nel 2003 da Morricone insieme alla grande cantante portoghese Dulce Pontes. Ed infatti ecco spuntare, nel song book propostoci, la luminosa bossa nova di Nosso mar, l'elegia sentimentale di O amur a Portugal (Your love), l'affettuosità di A rose among thorns, la tenerezza di You once knew, il sognante Se tu fossi nei miei occhi

Temi conduttori rispettivamente dei film Metti una sera a cena, C'era una volta il West, Mission, Per le antiche scale e Nuovo Cinema Paradiso, rivissuti attraverso la policroma, splendida, espressiva vocalità di Tosca. La quale non dimentica di riproporci, dopo averla presentata, proprio la bellissima Di più, uno dei motivi più intensi scritti dal maestro romano. 

Paolo Silvestri


Meno comprensibile - al di là della bellezza intrinseca della melodia e dell'arrangiamento proposto – è l'inserimento della dolce, ammaliante Amapola - usata anche come brano di commiato dopo una serie di bis – inserita da Morricone nella colonna sonora di C'era una volta in America. Ma che venne scritta nel 1924 dal compositore Joseph Lacalle.

Un continuo alternarsi di voce e strumenti

A dare pieno senso alla serata hanno contribuito molte altre cose. La duttile prestazione degli archi della Roma Sinfonietta, sotto l'impeccabile direzione di Paolo Silvestri, compositore di colonne sonore ed arrangiatore di rango, abile direttore sia di orchestre sinfoniche sia di big band jazzistiche. E non a caso l'organico da lui impostato comprende anche una efficientissima, agile sezione ritmica composta da batteria, basso elettrico e pianoforte. Pronta anche ad esibirsi da sola, se serve. 

Javier Edgardo Girotto


E' un accattivante alternarsi di brani vocali ed orchestrali, anche questi non tutti di Morricone, in verità. Come nel caso della suite strumentale composta da Amàlia por amor, Cartolina e Distanti, brani rispettivamente di Morricone, Girotto e Silvestri.

E poi, a dare una marcia in più c'è appunto il camaleontico sax soprano di Javier Edgardo Girotto - argentino di nascita, italiano d'adozione - una valanga di dischi alle spalle come leader o come performer, che in certi momenti ti lascia proprio senza fiato. Presente in quasi tutti i brani, a dar loro un tocco di vivido colore, di inventiva e di grande musicalità, in sottile bilico tra pop e jazz.

Visto il 17-07-2021
al Pavaglione  di Lugo  (RA)